“It's a good read!”, così i tifosi del Watford, o comunque la maggior parte di essi, accolgono le dichiarazioni fatte da Gino Pozzo sul “Telegraph”. Una buona notizia, dunque, prima di tutto, che la nuova amministrazione del club si faccia sentire coi tifosi, a mezzo stampa, soprattutto dopo che ha acquisito il Watford senza grandi “uscite” sui media inglesi, o perlomeno, senza quei clamori che altre proprietà, che hanno comprato club britannici, hanno provocato.

Gino Pozzo però è stato chiaro su quale sia il sistema che vuole e stà applicando al Watford, una filosofia societaria che ha dato e stà continuando a dare i propri frutti in Italia e nel calcio moderno, una filosofia che i sostenitori giallo-neri si sentono di avvallare in pieno visto il recente passato del loro club. Il Watford, infatti, con le passate proprietà definite “flaky”, traballanti, non si è potuto permettere giocatori di qualità con contratti a lungo termine, dovendo sempre cercare rimedio nel settore giovanile. Ora la nuova amministrazione stà dando qualità in campo, che per un piccolo club di Championship non è affatto poco, stabilità finanziaria, altro aspetto da non sottovalutare, soprattutto nel calcio moderno, sempre più controllato da manager. Tutto ciò i tifosi lo riconoscono e lo ammirano. Ammirano come il “sistema Pozzo” sia tutto sommato un sistema intelligente perchè permette ai club amministrati di mantenersi ad un buon livello calcistico avendo sempre un bacino di giocatori dal quale attingere per rimpiazzare i giocatori che vengono venduti ai club maggiori.

Con la nuova era Pozzo si può parlare finalmente anche di contratti di 4-5 anni per i giocatori, situazione impensabile considerando gli ultimi 30 anni con le precedenti gestioni che hanno fatto passare al club mille peripezie sino a raggiungere l'orlo dell'amministrazione controllata.

Insomma, alla luce delle parole di Gino, i supporter di Vicarage Road sembrano dire in coro:“Thank you Mr Pozzo! We trust you”.

Sezione: News / Data: Dom 14 ottobre 2012 alle 20:03 / Fonte: udineseblog
Autore: Corrado Franco / Twitter: @Corradoriano
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