Rossini: "Domenica punto sull'Atalanta, con l'Udinese match importantissimo"

Sul risultato della partita di domenica tra Atalanta e Udinese lui non ha dubbi: “Sarà uno fisso, vincerà l’Atalanta”. A parlare è Fausto Rossini, doppio ex della partita, con un passato a forti tinte nerazzurre (a Bergamo dal 1997 al 2003) e con una breve parentesi in Friuli nel 2005/06. In un’intervista rilasciata all’Eco di Bergamo, l’ex attaccante si sofferma sul momento difficile degli orobici, alla ricerca di un successo che allontanerebbe la zona calda: “Con l'Udinese sarà indubbiamente un match delicato e al tempo stesso importante per l'Atalanta che arrivata a questo punto del campionato deve solo pensare a far punti.”

Una riflessione sulla stagione dei padroni di casa fino a questo momento: “Questo è un anno molto complicato per la Dea, anche se, onestamente, a inizio stagione mi aspettavo molto di più da questa squadra. Poi va detto che un'annata storta ci può anche senz’altro stare, soprattutto se si pensa che questa squadra viene da quattro stagioni in cui ha raccolto enormi soddisfazioni, dalla promozione alla salvezza partendo dal -6; e senza dimenticare gli ultimi due campionati che Denis e compagni hanno giocato a livelli altissimi. Comunque l'Atalanta ha un'ottima squadra, che meriterebbe una classifica completamente diversa, e per questo mi sento di dire che non può e non deve retrocedere".

Infine un parere su Edy Reja: “Non posso dire se Reja è l’allenatore giusto, non sono mai stato allenato da lui ma certamente Percassi e Marino si sono affidati a un professionista serio e competente, in grado di tirar fuori la squadra dai guai. .Sinceramente al Tardini mi sarei aspettato tutta un'altra Atalanta, più convinta, orgogliosa e vogliosa. Ed invece è arrivato un pareggio che si può considerare più una mezza sconfitta. Personalmente mi è dispiaciuto molto per Colantuono, che a Bergamo ha fatto cose straordinarie. Io non voglio credere che tutte le colpe siano sue, anche se, da ex calciatore, so benissimo come finiscono certe situazioni, quando l'allenatore deve - spesso ingiustamente - pagare per tutti”.