Mauro Esposito si è ritirato dal calcio nel 2011, dopo aver giocato per anni in Serie A. Cagliari è stata la squadra nella quale è diventato grande, che gli ha permesso di approdare in Nazionale prima e in Champions League poi. Quel poi che significa Roma, la squadra che nel 2007 riesce a strapparlo alla concorrenza, facendolo giocare, per esempio, all'Old Trafford contro il Manchester United. «La Roma è stata la mia grande opportunità – ha detto Esposito parlando al sito gianlucadimarzio.com – fu bellissimo arrivare in una squadra di campioni, di cui molti sono ancora amici». Il giocatore, causa infortunio, ha però faticato a trovare spazio nella compagine giallorossa e al suo rientro si è trovato fuori dall'undici titolare: «Dopo il secondo anno andai via, forse avrei dovuto insistere».

Sempre un infortunio gli aveva impedito di partire per la Germania, destinazione Campionato mondiale di calcio 2006, perché in quel periodo Esposito era nel giro della Nazionale guidata da Marcello Lippi: «È stato il sogno che ogni calciatore ha, e che si realizza. Per me è stato il top della carriera».

Mauro Esposito, tifoso del Napoli, è stato vicino anche agli Azzurri: «Era tutto fatto. Decisi di lasciare la Roma. Mi voleva il Napoli, Marino mi bloccò. Era tutto pronto per il trasferimento a titolo definitivo, si arrivò all’ultimo giorno ma non arrivò l’ok. Non ho mai capito cosa è successo realmente. Marino mi disse che i club non trovarono l’accordo, eppure era tutto fatto, io così sapevo. Ci rimasi malissimo, ma il mio agente trovò l’accordo con il Chievo per il prestito. È stata comunque una bellissima esperienza. Una società ben organizzata dove ho fatto buone cose». Napoli, però rimarrà sempre nel suo cuore, senza alcun rancore: «È la squadra per la quale farò sempre il tifo. Mi è mancato non giocarci, ma per me sul piano affettivo non è cambiato nulla».

Nel 2011 ha deciso di lasciare il calcio subito dopo il fallimento dell’Atletico Roma, squadra di Serie C nella quale giocava. Un tentativo di rientrare lo ha fatto a Teramo, ma il risultato non è stato quello sperato: «Quella con l’Atletico Roma è stata un’esperienza non positiva. Il fallimento fu pesante, e ripartire non è stato facile. Anche a Teramo, successivamente, le cose non andarono bene. Mi sono fermato in attesa di proposte. Le ho avute, ma nessuna mi ha convinto. Ho sempre cercato un progetto interessante».

Terminata l'avventura nel mondo del calcio, Esposito si è buttato in quello della moda. Il suo brand piace anche a Totti: «Sì, è stata un’idea di mio cugino. A me è sempre piaciuto il mondo della moda, dello stile. Questo marchio sta avendo un certo successo, per me è una bella esperienza. Però devo ammettere, mi è sempre rimasto il calcio nella testa».

Ma la voglia di calciare un pallone resta e così oggi Esposito, che ha vestito anche la maglia dell'Udinese (1999-2001) è pronto a tornare a correre su un rettangolo verde: si allena infatti con il Termoli, squadra che milita in Serie D. A 35 anni è dunque pronto a ripartire:«Mi sto allenando, ma non voglio dire niente perché non c’è nulla di ufficiale. Ho una grande voglia di ricominciare, sono entusiasta. Vorrei giocare un altro paio di anni».

 

Sezione: Gli ex / Data: Mer 17 settembre 2014 alle 20:30 / Fonte: www.gianlucadimarzio.com
Autore: Federico Sanzovo
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