Iamme, iamme guagliò. I carruggi di Genova, come i vicoli di Napoli. Profumo di casa. Difficile sconfiggere la nostalgia, più facile andare in gol dribblando gli avversari. Antonio Floro Flores la spiega così. “C’è poco da dire, è stata una scelta di cuore”. Giorni e giorni a tartassare di telefonate il procuratore Palermo, il presidente Preziosi e i dirigenti rossoblù: “Beh, l’ho fatto con una certa insistenza”. Rieccolo tra di noi. “Riprendo da dove avevo lasciato, con qualche tatuaggio in più, e la voglia di dare una mano. Il boato che ha preceduto l’ingresso col Bologna mi ha messo i brividi. Sensazione fantastica, ringrazio per l’affetto. Ricambiato”.



“Rispetto a quando sono andato via, sono cambiati diversi compagni, altri li ho riabbracciati. Per il resto ho ritrovato la stessa ‘famiglia’ di sempre. Qui sto bene e mi sento sereno, e voglio recuperare il tempo perso. Da attaccante spero di ripagare la società con i gol”. In rossoblù c’è un gruppetto numeroso di campani: Donnarumma, Immobile, Piscitella e Borriello, amico di gioventù: “Ci siamo conosciuti 13 anni fa, in una partita di calcetto. Lui è di San Giovanni a Teduccio, io di Rione Traiano, non distanti l’uno dall’altro. Da ragazzini ci siamo frequentati, è stato uno dei primi a chiamarmi, quando ha saputo che sarei arrivato. Finalmente potrò giocarci assieme, così come Immobile, un ragazzo fantastico. Se le cose resteranno così, ci sarà da divertirsi”.

 

Sezione: Gli ex / Data: Sab 12 gennaio 2013 alle 12:52 / Fonte: genoacfc.it
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
vedi letture
Print