Medhi Benatia ha parlato ai microfoni di Sky Sport. L'ex difensore bianconero, attuale giocatore dell'Al Duhail, ha ripercorso la sua carriera, soffermandosi anche sulla sua importante parentesi all'Udinese:

"Non avrei mai pensato di arrivare in Serie A e quando ho saputo dell'interesse dell'Udinese, avevo un po' di paura è vero, ma l'esperienza non potevo rifiutarla. È stata una grande sofferenza per me all'inizio, dovevo correre e lavorare duro, in ritiro abbiamo corso tantissimo col mister Guidolin e mi sono chiesto 'ma che ci faccio qui?' A livello di intensità non ce la facevo, non ero in grado. Guidolin però mi incoraggiava, ho continuato a lavorare e fortunatamente ho iniziato a giocare e sappiamo come è finita".

"Totò Di Natale è forse il primo campione con cui ho giocato, mi sono subito chiesto perché giocasse ancora ad Udine, un grandissimo giocatore, faceva grandi cose. Di Natale era un esempio da seguire, era il giocatore più forte. L'Udinese è stata una grande fucina di talenti, che ora giocano in tutte le grandi squadre d'Europa, grazie alla famiglia Pozzo ed Andrea Carnevale, per me l'Udinese sarà sempre un posto speciale".

"Chi mi ha dato di più è Guidolin, mi ha insegnato cosa vuol dire vincere, cosa vuol dire lavorare, cosa vuol dire non regalare nulla all'avversario. Per far giocare bene la squadra Guardiola è il numero uno al mondo, anche Garcia a Roma era amatissimo".

Sezione: Gli ex / Data: Mar 05 maggio 2020 alle 14:53
Autore: Jessy Specogna
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