German Denis non sta vivendo uno dei momenti migliori della sua carriera. Dopo 12 giornate il bomber argentino ha segnato solo un goal, quello contro il Napoli. Situazioni inusuale per uno come lui che, a Bergamo, ha segnato la bellezza di 44 goal nelle tre stagioni precedenti. Denis prova a trovare delle spiegazioni attraverso le pagine della Gazzetta dello Sport. “Quando segno sento il vuoto per dieci secondi, spero di tornare presto a provare questa sensazione. Lo ammetto è un momento difficile. L’inizio è stato molto faticoso. Sono arrivato dall’Argentina ed ero sotto peso di un paio di chili: ho cominciato la preparazione con due settimane di ritardo perché mio figlio, appena nato, ha avuto gravi complicazioni. Sono tornato in Italia, ma non c’ero con la testa. Poi ho avuto anche qualche problema fisico, ma adesso sto bene“. Momento non felice per l’Atalanta, che ha pure il peggior attacco del campionato. “Con la Roma non meritavamo di perdere, il calendario non ci ha aiutato, abbiamo incontrato tutte le grandi a parte il Milan.

Il campionato, per me e la squadra, comincia adesso, con la partita di Empoli. E ricordo che un momento negativo ci può stare, l’anno scorso lo abbiamo avuto tra gennaio e febbraio. La squadra è cambiata, ci sono nuovi giocatori, a me sta girando tutto storto: se vado sul primo palo, la palla finisce sul secondo, e viceversa. Speriamo che con il Papu Gomez, uno bravo a saltare l’avversario e creare la superiorità numerica, le cose possano cambiare“. Nostalgia, futuro e modelli. “Argentina? Di sicuro non rimpiango i calci che prendevo dai difensori: si gioca in modo veloce, troppo disordinato. In Italia c’è molta più preparazione a livello tattico. Futuro?Ho il contratto fino al 2017 e credo di essere nel pieno della carriera. Ho davanti l’esempio di Toni. I miei modelli calcistici sono sempre stati Crespo e Batistuta, due grandissimi“.
 

Sezione: Gli ex / Data: Dom 30 novembre 2014 alle 11:30
Autore: Ivan Cagnucci
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