Altro miracolo di Oddo?

I numeri, i dati, le statistiche di ogni partita, di ogni zona del campo, di ogni singolo giocatore, vengono sezionati, analizzati, studiati  per trovare un'altra chiave di lettura alla partita che si è appena disputata, anche se poi in realtà quello che conta è solo e sempre il risultato.

L'Udinese ha perso 3 a 0 con la Lazio, è vero, una squadra che è diventata una macchina da gol attraverso un gioco collaudato e giocatori bravi a metterlo in pratica, poi però ti soffermi su quella schermata che appare a fine partita e ti accorgi che sotto il risultato, ahi noi impietoso, risalta un altro dato sorprendente, possesso palla Lazio 46%, possesso palla Udinese 56%. Cose mai viste, specialmente fuori casa, specialmente contro una squadra metropolitana.

Sul momento ti chiedi se forse abbiamo sbagliato partita, storicamente l'Udinese degli ultimi anni lascia il pallino del gioco agli avversari per poi sfruttare con le ripartenze le qualità migliori dei giocatori a disposizione, ma poi se si ripensa alla gara di mercoledi, i bianconeri nonostante le assenze e la forma fisica calante di alcuni elementi, ha disputato una buona partita, costruendo anche le giuste occasioni da gol quanto meno per pareggiarla. Invece è stata punita sulle solite distrazioni, ma a livello tattico e di atteggiamento ha giocato alla pari, facendo per buoni tratti anche una buona impressione.

Solo con il Verona in casa il possesso era stato superiore 59,2 %, mentre nella vittoria esterna di Crotone 50,2 %, di poco superiore ai calabresi. Con il Benevento al Friuli 48,3 % e nella vittoria per 4-0 contro la Sampdoria con un uomo in meno e due rigori a favore ai tempi di Delneri, solo il 37,4%.

La speranza è che il possesso palla vada di pari passo con la vittoria finale, magari già da domenica contro il Genoa al Ferraris, in fin dei conti chi non vorrebbe vincere superando l'avversario anche sul piano del gioco? Che sia un nuovo punto di partenza per Massimo Oddo?

Sezione: Focus / Data: Ven 26 gennaio 2018 alle 13:54
Autore: Paolo Minotti
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