Com'è, come non è, l'Apu c'è ed è ben presente nella mente di chi la segue e nella graduatoria delle "più in forma" di questo periodo. I meriti non sono di nessuno e non possono essere pretesa di nessuno al di fuori della band bianconera guidata da un coach che ha ormai imparato a tirare fuori il meglio dai suoi nelle condizioni più complicate. I meriti di cui stiamo parlando sono, ovviamente, frutto e conseguenza anche di certe partite che si sono concluse con grandi delusioni e diverse critiche. Un percorso che dura una stagione non può essere un idillio da 26+6 giornate, non lo è stato per l'Apu ma non lo è stato per nessuno, da Ravenna a Roseto. Conta, conta terribilmente, specie in assenza di promozioni dirette dalla regular season, arrivare al gran finale nella forma migliore, un traguardo che l'Apu (pare) sta provando a perseguire visti gli ultimi risultati che dicono 4-1 e terzo posto con Verona. Quelle contro Montegranaro e Imola sono vittorie che devono piacere terribilmente a staff e dirigenza perché, da questa squadra, ci si aspettava un simile risultato. Per vincere i campionati bisogna vincere contro chi sta dietro, frase usata e abusata specialmente dai 'colleghi' del football, eppure la verità sta tutta qui. Ravenna ha sbagliato qualche episodio ma non ha sbagliato il percorso. L'Apu ha lasciato per strada punti sanguinosi ma in questa fase si sta visibilmente ridestando, senza, lo ricordiamo, Fabi e Gazzotti, due lottatori in un gruppo già di per sé combattivo.

Domani si rientra al Carnera dopo due trasferte, fra cui una giocata in infrasettimanale, l'ultima contro Imola. Al Carnera il pubblico riabbraccerà una squadra che ha fatto diversi passi in avanti e che è tornata a respirare l'aria d'alta classifica. Mantova, tuttavia, sta dietro col fiato sul collo, sebbene arrivi a questa gara con tre sconfitte di seguito in saccoccia, l'ultima delle quali contro Orzinuovi. Gli Stings però li conosciamo bene, sia per i due americani che all'andata duettarono per 20+canestro della staffa (Clarke) e 31 (Lawson), sia per la banda italiana, con Ghersetti e Visconti a generare 11 punti a testa per incontro. Più che l'attacco, sarà la difesa la chiave dei virgiliani e il loro punto di forza visto che con 72 punti e spicci concessi a gara rappresentano il miglior reparto difensivo dell'Est. Superarla, questa difesa, sarà la difficoltà "principe" che l'Apu troverà di fronte, inevitabile, dunque, pensare ai bombardamenti da tre delle ultime gare, una delle chiavi di questi recenti successi. Udine dovrà dimostrarsi ancora una volta precisa da fuori per generare vantaggi anche nella zona che sta al di qua dell'arco. Il tutto, ovviamente, reinventandosi ancora, con la sapiente mano di Ramagli a guidare i suoi nella direzione della quinta vittoria consecutiva.

Sezione: Focus / Data: Sab 08 febbraio 2020 alle 15:00
Autore: Francesco Paissan
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