Amichevole doveva essere e amichevole effettivamente è stata: la gara di ieri tra l'Udinese e gli sloveni del NK Krsko sul piano del 'fair play' è stata davvero un esempio. Pochi falli, addirittura zero ammonizioni. Ma è stato un test amichevole soprattutto perchè domenica al 'Friuli' arriva il Milan, e come da tradizione, le sgambate servono per oliare gli schemi o a dare minutaggio a chi il campo lo vede meno. I casi Ewandro (bravo a sfruttare la chance) e Balic, aggregato fino a poco tempo fa alla Primavera, ne sono stati un esempio. E' chiaro però che, con l'attacco che stenta (1 gol nelle ultime 4 gare), i riflettori fossero tutti puntati sul reparto avanzato, magari per percepire un segnale positivo in vista di domenica.

Ci si aspettava certamente qualcosa in più sul piano del cinismo o della realizzazione e invece - nel gelo della 'Dacia Arena' - le migliori risposte sono arrivate dalla difesa, in particolare dal numero 1 bianconero: quel Simone Scuffet (20) che il campo finora lo ha visto solo dalla panchina. 90 minuti da titolare e un'occasione troppo ghiotta per non essere sfruttata: il classe '96 ha intuito in fretta che per lui non si trattasse di una semplice amichevole, ma di una vera e propria chance per provare a convincere mister Delneri. L'estremo difensore ha dimostrato - con almeno due parate fondamentali - di stare lavorando duramente per provare a sparigliare le gerarchie tra i pali. In attesa che l'attacco si sblocchi contro il Milan, si potrebbe ripartire dal blindare la difesa: Scuffet in questo momento ha mostrato a tutti di essere pronto per riprendersi eventualmente i galloni da titolare. Il messaggio è stato dunque lanciato: se due indizi (o parate, in questo caso) fanno una prova, allora a breve potrebbe veramente scattare il suo momento.

Sezione: Focus / Data: Ven 27 gennaio 2017 alle 10:00
Autore: Joseph Lumia
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