Dovevano essere due settimane tranquille per preparare al meglio la sfida decisiva di sabato 30 marzo contro il Genoa alla Dacia Arena, e invece in casa Udinese è scoppiata la bomba: via Nicola e dentro per la seconda volta nel giro di neanche un anno Igor Tudor, colui al quale lo scorso anno venne consegnata una squadra più in difficoltà di quella del presente e che riuscì a portarla in salvo nelle ultime quattro partite. 
La sua seconda era in Friuli inizia con diverse giornate di anticipo rispetto alla prima, undici gare alla fine di un campionato tribolato, undici finali da giocare alla morte per portare ancora una volta alla salvezza questa Udinese.

E per giocare al meglio queste finali, la società ha optato per l'ennesima "scossa", altro giro, altro allenatore, facendo di conseguenza inevitabilmente scattare dubbi, previsioni e pensieri sull'Udinese che vedremo dal punto di vista tattico per l'ultimo scorcio di stagione. 
Nonostante il fatto che il nuovo mister per fare delle vere prove concrete di formazione avrà a disposizione l'intera rosa solo tra una settimana, proviamo ad ipotizzare quale sarà la soluzione tattica che l'ex Juventus cercherà di adottare: per ovviare alla mancanza di diversi titolari a causa delle Nazionali, è probabile che almeno inizialmente Tudor non si discosti troppo da quel 352 diventato ormai "dogma" qui in Friuli, per poi pian piano magari inserire nuovi concetti, come ad esempio la costruzione di una difesa a quattro che permetta di sostenere un tridente composto da Pussetto, Lasagna e De Paul in avanti, per migliorare un attacco, che con Nicola, ha davvero fatto fatica a carburare. 
Ancora una volta la variabile principale è rappresentata da De Paul, con il mantenimento dell'attuale 352 difficilmente il tecnico croato schiererà l'argentino da mezz'ala come fatto da Nicola, molto probabile quindi un ballottaggio con Pussetto per affiancare l'uomo intoccabile della prima gestione Tudor, ovvero Kevin Lasagna; mentre in caso di tridente il Dièz potrebbe tornare nella posizione in cui ha reso di più, ovvero quella di esterno sinistro, ma prima di arrivare al 433, anche mister Tudor vorrà restituire a questa squadra una solida fase difensiva, componente fondamentale per arrivare alla salvezza. 
Le opzioni per il nuovo tecnico non mancano, come al tempo stesso non mancano le incognite nella testa dei tifosi, per capire che Udinese troveremo contro il Genoa bisognerà aspettare ben dieci giorni, tempo nel quale il mister dovrà decidere se confermare un modulo che la squadra ormai conosce, o se provare a dare una svolta immediata anche dal punto di vista tattico, la palla passa a Tudor, la speranza principale è che il "Tudor 2.0" possa portare al medesimo risultato della prima avventura del mister ex Galatasaray qui in Friuli. 

Sezione: Focus / Data: Ven 22 marzo 2019 alle 08:00
Autore: Stefano Fabbro
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