Dopo circa dieci partite alla fine anche Velazquez ha deciso: viva il 3-5-2. Non capiremo mai come mai tutti gli allenatori che passino per di qua optino per questo modulo, un motivo ci sarà, ma, non avendo fatto Coverciano, non lo conosciamo. Ciò che conta è fare punti e il tecnico spagnolo ha spezzato il filotto di sconfitte proprio cambiando schema, proponendo per un'ora la difesa a 3 e nell'ultima mezz'ora il 4-4-2 di delneriana memoria. Vedremo contro il Milan su cosa avrà deciso di puntare di più. Entrambe le novità presentano un grosso equivoco, ovvero il ruolo di Pussetto. L'argentino è longilineo (anche aumentando di massa muscolare difficilmente diventerà come Teodorczyk o Duvàn Zapata fisicamente, per citarne due), veloce, gli piace saltare l'uomo e puntare l'area.

In questi due moduli, soprattutto nel centrocampo a 5, l'ex Huracan verrebbe messo fuori ruolo. Lo abbiamo visto sia contro il Napoli che contro il Genoa. Pussetto messo a ripiegare sa un po' di spreco, inoltre dovrebbe imparare bene quali sono i movimenti e i tempi del difensore. Non per vederlo terzino, ma nel 3-5-2 dovrebbe ovviamente imparare come si contiene un avversario, si vede il suo spaesamento quando arretra sulla linea di Ekong, Samir e compagni. Se è stato preso per fare l'ala offensiva, e il talento c'è tutto, bisognerebbe lavorare in questo senso, non dirottarlo su altro, perchè sarebbe un peccato. Un po' lo stesso problema si porrebbe mettendolo esterno nel centrocampo a 4, anche se lì il compito sarebbe un po' semplificato dall'avere dietro un vero terzino.

Nel finale della partita con il Genoa Pussetto è stato avvicinato alla porta e a Lasagna, mettendo De Paul sulla sinistra, da dove è partito per l'ennesimo gol di pregevole fattura. Per Natcho il ruolo di seconda punta sembra giù naturale, ma qui si ricreerebbe il problema che c'era con Delneri. Ovvero un De Paul allontanato dalla porta e che potrebbe trovare le sue giocate di qualità quasi solo andando in contropiede. Una soluzione sarebbe un 3-4-2-1 con i due argentini dietro la punta, con in mezzo un centrocampo solido, con Barak e Mandragora, o Behrami e Fofana, insomma, i muscoli in mezzo ci sono per comporre una diga e, con un po' di fiducia, un Mandragora la manovra la sa impostare. Insomma, sono tante le possibilità date dalla rosa a disposizione di Velazquez, ora il tecnico spagnolo ci lavorerà su, ma vedere Pussetto quinto di centrocampo sembra per ora decisamente una forzatura.

Sezione: Focus / Data: Mer 31 ottobre 2018 alle 19:30
Autore: Davide Marchiol
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