Simone Pafundi è intervenuto durante la trasmissione Udinese Tonight parlando dell'emozione di essere chiamato in Nazionale maggiore: "La notte prima ho dormito davvero poco. È stato un giorno magico. Le dichiarazioni di Mancini mi hanno fatto molto piacere, sento la sua fiducia e mi dà lo stimolo per fare sempre meglio e guadagnarmi ogni chance. Per me sono state settimane difficili, il telefono era pieno di notizie nei miei confronti. Ovviamente fa anche piacere da un lato, è una bella soddisfazione per me, ma cerco sempre di essere un semplice ragazzo di 17 anni".

Il classe 2006 ha poi parlato del rapporto con il suo altro allenatore, Andrea Sottil: "Il rapporto con il mister? Con lui parlo sempre, mi fa stare tranquillo e non mi dà pressioni. Mi alleno serenamente, do sempre il massimo e so che mi tiene molto in considerazione. Cerco, inoltre, di sfruttare tutte le opportunità che mi sta dando".

Un anno particolare, quello di Pafundi, che ha raccontato così: "È stato un anno davvero strano, pieno di cose nuove per me, tanti cambiamenti. Passare dagli allievi e passare a confrontarmi con giocatori di Serie A è stato strano come dicevo. Con il tempo sono riuscito a stare mio agio, grazie anche a tutta la Società".

Trequartista, esterno o seconda punta? Pafundi ha chiarito anche in quale posizioni si trovi meglio: "Penso il trequartista, ma anche la seconda punta. In Serie A bisogna essere bravi a fare tutto, se si è forti solo in una posizione si è prevedibili, per quello cerco di essere a disposizione per qualsiasi ruolo".

Infine, il giocatore bianconero ha rivelato il suo idolo fin da bambino: "Il mio idolo fin da piccolo è sempre stato Messi. Qui a Udine ho ammirato tanto Di Natale".

Sezione: Focus / Data: Mar 11 aprile 2023 alle 10:53
Autore: Alessandro Vescini
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