Il problema nella gestione di Nicola è stato fondamentalmente il non saper utilizzare il materiale a disposizione. L'Udinese con lui si difendeva, mettendo il pullman davanti alla porta e in avanti andava come andava. Non sono state di certo le sconfitte contro Juventus e Napoli il motivo per cui la società ha deciso di sollevarlo dall'incarico, bensì tutto ciò che era successo prima. Non si vedeva una squadra, si vedevano undici giocatori che vagavano per il campo e se andava bene segnavano un gol. Lo dico con massimo rispetto per Nicola, ma purtroppo questo è stato.

Ora c'è Tudor, un allenatore che, tra lo scetticismo di tutti, sta cambiando l'Udinese. Quale sarà il futuro? Si parla molto di questo, ma credo che sia ancora prematuro. Quello che conta al momento è che Tudor, in quel poco tempo che ha avuto a disposizione, considerando anche la sosta dovuta alle nazionali quando non aveva a disposizione dieci giocatori, è riuscito a dare un'impronta alla sua squadra, riuscendo anche a fare diversi punti. L'Udinese visto nelle ultime gare, soprattutto in quella contro l'Empoli, è una squadra totalmente diversa a tutto il resto della stagione, una squadra che propone un gioco offensivo, con una grande volontà di fare bene. Se dovesse continuare così sarebbe doveroso confermare il tecnico.

Oggi di fronte c'è una squadra difficile da affrontare, quella Roma che l'Udinese ha sempre sofferto in passato. I giocatori a disposizione di Tudor sono contati, quindi non credo lui abbia la possibilità di fare turn-over. Musso in porta, la difesa a tre composta da: De Maio, Troost-Ekong e Samir. A centrocampo Stryger-Larsen, Fofana, de Paul, Mandragora e Sandro che rientra dopo un periodo di inattivita. In avanti Okaka e Lasagna.



Quale deve essere la nostra arma? Ancora una volta ci affideremo al contropiede? Assolutamente, soprattutto Lasagna è un giocatore che se gli concedi spazio può far male. Con la Roma è chiaro che bisogna stare attenti, ma l'Udinese, come ha detto lo stesso Pradè, non vuole andare nella capitale per fare una gita, proverà a fare punti e a vincere. Sono parole che caricano i calciatori. Sarà una partita vera. Tudor in conferenza ha elogiato sia la Roma che Ranieri, ricordando il suo miracolo di Leicester. Il tecnico e i calciatori guardano con rispetto la Roma, ma senza paura.

La Roma è una squadra fortissima che potenzialmente può battere chiunque. È vero che quest'anno le cose non sono andate come ci si aspettava, ma la rosa della Roma è di altissimo livello. Dove potrà vincere una o l'altra squadra è difficile da dire, conterà molto lo spirito con cui si affronteranno. L'Udinese cerca punti fondamentali per la salvezza che non è ancora arrivata, i giallorossi invece competono per un obiettivo molto più alto che è quello dell'ingresso in Champions League. Entrambe hanno motivazioni importanti, vediamo quale delle due prevarrà".

La strada verso la salvezza è ancora lunga e tortuosa. Diciamo che le gare così vicine tra loro non aiutano, perché dopo la gara contro i biancocelesti, l'Udinese giocherà anche sabato in casa contro il Sassuolo. Tudor ha detto che non apprezza questa condizione, anche perché non ci sarà il tempo di fare gli allenamenti, ma c'è anche da dire che la partita contro la Lazio andava recuperata prima o poi. Quello che l'allenatore e i tifosi vogliono vedere in campo è l'atteggiamento giusto, al di là dei moduli e della tattica. Se l'Udinese scenderà in campo con la grinta adatta, la Roma e la Lazio non avranno vita facile. Al contrario, se questo non dovesse accadere, faranno una passeggiata.
 

Sezione: Focus / Data: Sab 13 aprile 2019 alle 14:08
Autore: Lorenzo Petiziol
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