Non basta il punto del Ferraris a mister Velazquez per salvarsi. La panchina ancora oggi traballa pericolosamente. Non promosso ma soltanto rimandato. L'esame ora è quello del dittico Milan e Empoli, due partite dalla quali la società pretende punti pesanti. Se così non sarà, se non dovessero arrivare prestazioni importanti e solide, allora si cambierà.

Ma chi può arrivare se davvero si arrivasse all'esonero? No, Montella e Sousa costano troppo. Inutile inseguire queste due chimere dall'ingaggio troppo esoso. E' vero, Pradè nella sua trasferta milanese della scorsa settimana, ha saggiato il terreno ma ciò che ha raccolto sono soltanto strette di mano e un "le faremo sapere".

Impossibile, per gli stessi motivi, anche Donadoni. L'occasione per arrivare all'ex ct c'è stata in passato ma non c'è più oggi, un treno perso. Stesso discorso per Prandelli, altro ex commissario azzurro, in estate dato per quasi certo e che ora appare assai lontano. 

Il nome più papabile? Quello dell'ex crotonese Davide Nicola, libero da ogni contratto dopo l'addio ai pitagorici del dicembre 2017 avvenuto proprio dopo la sconfitta contro l'Udinese. 

Più credibile, invece, la candidatura di Davide Nicola che sarebbe stato contattato dalla proprietà friulana in un paio di occasioni nell’ultima settimana a cavallo della gara di Marassi. Il suo è il profilo più adatto alla dimensione bianconera, un nome però che forse non convince pienamente la società in cerca di un nome più ad effetto, in grado di porre una tregua con la tifoseria. 

Piste esotiche? Anche ma non in direzione di Igor Tudor. Scherzi a parte, il croato è ancora sotto contratto, si sa mai che...

Sezione: Focus / Data: Mar 30 ottobre 2018 alle 21:26
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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