Darwin Machis sta vivendo un periodo d'oro al Cadice, nella segunda divisiòn spagnola. Otto gol in dieci partite per l'esterno offensivo, rientrato in terra iberica a gennaio dopo sei mesi in chiaro scuro all'Udinese. Con le sue giocate e le sue prodezze il giocatore venezuelano sta letteralmente trascinando la sua squadra al raggiungimento di un piazzamento utile per poter partecipare ai play-off.

L'Udinese ha commesso un errore a privarsene così facilmente? Probabilmente Machis è stato una delle vittime più chiare del cambio di atteggiamento tattico voluto improvvisamente prima da Velazquez e poi confermato da Nicola. Nel 3-5-2 l'esterno d'attacco venezuelano fatica a trovare una collocazione, meglio se impiegato in un tridente offensivo o comunque in una formazione prettamente votata all'attacco. C'è da dire che la sua avventura italiana era partita con il botto con quel gran gol contro il Benevento in Tim Cup, poi però tanta panchina e di conseguenza un' eccessiva voglia di dimostrare di essere un giocatore importante quando chiamato in causa che lo ha portato spesso ad isolarsi, cercando più giocate personali ad effetto e dribbling fini a se stessi che di essere effettivamente concreto e utile alla causa. Il cambio di modulo è stata poi per lui la definitiva mazzata che lo ha convinto a chiedere la cessione per trovare maggiore in spazio.

Al Cadice Machis sembra essersi davvero ritrovato, ritornando quel giocatore che già aveva ben impressionato durante i suoi trascorsi al Granada. Probabilmente un calciatore con le sue caratteristiche e abile nel saltare l'uomo avrebbe fatto più che comodo ora ad un' Udinese che davanti fatica a creare.

Sezione: Focus / Data: Gio 25 aprile 2019 alle 18:07
Autore: Jessy Specogna
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