L’amichevole contro l’Olimpija ha dato ancora qualche spunto per valutare l’Udinese di Iachini. Anche Massimo Giacomini, tecnico della squadra friulana negli anni ’70, ha espresso il suo parere nel corso della trasmissione “Bianconero”, in onda su Telefriuli. In primis, l’ex allenatore ha fatto notare quanto sia stato importante l’arrivo di Sven Kums: “Il belga ha le qualità del regista, i tempi di gioco giusti, non ha paura a chiamare palla ai compagni e a ridarla con precisione. Talvolta gioca lungo con lanci precisi e sa anche giocare sul corto, inoltre sa trattenere palla per far salire la squadra. Contro l'Olimpija ne ha beneficiato anche Thereau che è stato autore di un'ottima gara così come Kone. Per quanto riguarda Zapata abbiamo notato una netta ripresa rispetto alle altre gare e possiamo ancora fidarci di lui. Ciò significa che finora non c'era abbastanza supporto da De Paul e Thereau. Iachini ha presentato un'idea di gioco offensivo molto interessante che ha margini di miglioramento. I problemi sono in difesa, non tanto sugli esterni ma nei centrali. L'Olimpija non ha mai bucato dalla fasce ma ci ha bucati al centro perché sono stati fatti dei movimenti errati. I centrali devono stare molto più attenti non giocando di fioretto ma con la sciabola perchè quando si sentono forti e sostenuti allora in quel momento commettono errori. Il gol degli sloveni è venuto perchè la difesa si alza sugli esterni e gli altri rimangono fermi, non salgono e il giocatore avversario si ritrova solo davanti al portiere. Perciò, forse, Iachini voleva un centrale dal mercato. Per quanto mi riguarda si potevano tenere Pontisso e Coppolaro anche perchè dove sono andati non giocano molto".

Una considerazione anche sulla rosa in generale ed in particolare sul reparto avanzato: "Per quanto riguarda l'attacco abbiamo abbondanza di punte come è sempre stato qui a Udine. Insieme a Di Natale ha giocato chiunque da Torje a Sanchez ad altri, con lui qui ha giocato chiunque, quindi anche adesso abbiamo abbondanza di punte. L'allenatore poi deciderà con che modulo giocare, ma dopo Roma il modulo è cambiato e questo è importante perché significa che non ha pregiudizi anche perchè avere un solo sistema di gioco è ridicolo, vuol dire togliersi possibilità di giocare in modo diverso e quindi togliersi possibilità di far male all'avversario in vari modi. Partire, come si fa qui a Udine, col pregiudizio che qui si debba giocare con un solo modulo perché è nel DNA della squadra è assurdo. Questo modulo nuovo giova anche a Thereau perché quando gioca in trasversale è delizioso ma se ha un difensore sempre dietro di lui allora diventa limitato e perde di efficacia. Perica? C'è in lui sicuramente un margine di miglioramento perchè è giovane ma dovrebbe giocare di più perchè meno gioca e meno migliora. Il miglioramento avviene se gioca con continuità; non so se a Udine si può fare un discorso di alternanza con Zapata. L'allenatore deve pensare a non cercare situazioni di disagio per i giocatori. Quando si costruisce la squadra in sede di mercato, bisognerebbe pensare anche all'aspetto caratteriale dei giocatori. Abbiamo gente che ha una certa età. Bisognerebbe avere una rosa equilibrata a seconda delle caratteristiche dei giocatori che si devono adattare al modulo con cui si gioca o si vuol giocare. Non serve avere grandi giocatori ma serve saper sviluppare bene il gioco. Non serve avere tanti giocatori e troppi doppioni che non coprono i ruoli che servono. Noi abbiamo molti difensori centrali e meno esterni. Poi la regola dei quattro italiani dovrebbe beneficiare i giovani. Noi avevamo Verre. Di mezza età abbiamo Kone e Kums ma solitamente una rosa ha due giocatori oltre i trent'anni, un gruppo di giocatori che va verso i trenta e poi il resto sono giovani. Personalmente Kums potevano prenderlo anche prima visto che è del Watford, così si sarebbe allenato venti giorni prima con l'Udinese".

Infine l’attualità, con l’infortunio occorso a Samir e la gara contro il Milan: "Non abbiamo un jolly difensivo. Nel 3-5-1-1 Armero e Adnan possono giocare ma non sanno fare le diagonali difensive. Se giochi a quattro dietro devi avere concezioni difensive di un certo tipo. Abbiamo molti difensori centrali e abbiamo trascurato le fasce in sede di mercato. Si sperava, forse in Edenilson, ma l'anno scorso poi si è visto come ha giocato da esterno e com'è andata. Nel 3-4-3 e nel 3-5-2 non puoi pretendere che un giocatore sugli esterni giochi da solo. In questi moduli sulle fasce si alternano gli attaccanti che scendono e i centrocampisti che anch'essi scendono a dare una mano in fase difensiva. L'esterno non rimane mai da solo, c'è un continuo aiuto da parte dei reparti. L'infortunio di Samir magari rovina i piani di Iachini. Il Milan ha difficoltà ma se Montella schiera la difesa più forte allora sarà dura. Per quanto riguarda il modulo penso che vada bene quello con De Paul e Thereau dietro la punta perchè loro giocano a quattro per cui i due trequartisti dietro sono più liberi. Poi non ci sarà Niang quindi potrà giocare Widmer per spingere sulla fascia. Noi dobbiamo fare la nostra partita per giocarcela pensando che adesso, rispetto a Roma, abbiamo Kums in più a centrocampo. Il belga non ha paura, detta i ritmi, vuole palla, la riesce a mettere subito sui piedi del compagno sia sul corto che con lanci lunghi di precisione, sgrava i difensori centrali dal lanciare lungo senza senso,  inoltre in squadra abbiamo gente che ha la mentalità vincente. Dobbiamo attaccarli perché si è visto contro il Torino, se attaccato il Milan va in difficoltà”.

 

Sezione: Focus / Data: Mar 06 settembre 2016 alle 08:00
Autore: Federico Mariani
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