Spesso non serve essere dei campioni o giocatori tecnicamente dotati per entrare nel cuore della gente. Un esempio perfetto è rappresentato da Emil Hallfredsson. L'islandese non è certo un fenomeno, ha dei limiti fisici anche piuttosto evidenti vista soprattutto l'età, ma possiede delle caratteristiche che fanno di lui un giocatore al quale non si può non voler bene. Voglia di dar tutto in campo, grinta da vendere, esperienza ed un mancino che non sarà quello di Messi, ma che di certo non è da buttare.

Durante il suo primo periodo a Udine si è sicuramente fatto apprezzare per queste qualità, oltre che per il suo carattere. Mai una parola fuori posto neanche nei momenti per lui più difficili, come quando durante la gestione Oddo nella scorsa stagione il campo lo vedeva con il contagocce. Tornato a gennaio a Udine in punta in piedi dopo la parentesi sfortunata e non memorabile al Frosinone, Emil Hallfredsson si è subito calato nuovamente nella realtà bianconera con l'umiltà che lo ha sempre contraddistinto, dandoo nel suo piccolo una mano all'Udinese nella missione salvezza. Un giocatore  non appariscente, ma concreto, che magari non gioca a ritmi forsennati, ma che lì in mezzo al campo gestisce il traffico con grande caparbietà.

A Cagliari per lui è arrivata anche la gioia del gol con una parabola tanto bella quanto fortunata, che ha fatto rimanere di sasso un portiere di comprovate qualità come Cragno. Una soddisfazione meritata per un giocatore ben voluto da tutto il gruppo e dalla tifoseria. Rimane da capire ora quale sarà il suo futuro: un eventuale rinnovo per il centrocampista islandese, vero e proprio uomo spogliatoio, non è assolutamente da scartare.

Sezione: Focus / Data: Gio 30 maggio 2019 alle 08:00
Autore: Jessy Specogna
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