L'Udinese a caccia della salvezza si affiderà ancora una volta al talento di Rodrigo De Paul. Toccherà all'argentino condurre in porto la nave: "Sto 
bene 
– dice Rodrigo al Gazzettino – Pronto a fare la mia parte. Come sempre, naturalmente, ma tutta la squadra è caricata come il sottoscritto, siamo pronti a difendere nel modo migliore la causa bianconera. Faccio parte della cerchia di chi è felice di tornare a giocare. Abbiamo curato nella quotidiana preparazione tutti i dettagli, siamo preparati anche mentalmente, la società ci è sempre vicina, non ci fa  mancare proprio nulla per poter centrare l’obiettivo comune a tutto l’ambiente bianconero. Siamo pronti a sostenere dodici finali ben sapendo che puoi pagare a caro prezzo qualsiasi errore. Nei momenti decisivi l’Udinese è una specie di blocco armato, lo spogliatoio è particolarmente unito, tutti avranno la possibilità di essere utili e vedrete che non deluderemo. La squadra però prima dello stop per il Coronavirus stava migliorando la qualità del gioco, il lavoro di mister Gotti 
stava dando frutti, mi auguro che il processo di crescita non si sia arrestato. È vero, a fine andata avevamo 24 punti, eravamo distanti dalla zona retrocessione, ma è stato più convincente il nostro comportamento nelle prime sette gare del ritorno, anche con la Fiorentina a inizio marzo abbiamo fatto la nostra parte. La verità è che ci siamo complicati la vita non riuscendo a conquistare i punti che, in base all’andamento del match, avremmo meritato; mi riferisco soprattutto alle gare con il Brescia e alla sconfitta in casa del Milan. Recriminare però non serve, ci siamo allenati con la voglia di farcela a ogni costo".

Collocazione in campo, ancora oggi non è chiaro se De Paul agisca meglio davanti o in mezzo: "Mi reputo un centrocampista che parte da lontano, cui piace giocare e dialogare con i compagni. Inizialmente ho agito da trequartista, poi credo di aver trovato la collocazione giusta nell’Udinese e anche in nazionale. Due anni fa Nicola, per esigenze di squadra, mi aveva utilizzato in posizione più avanzata, ho segnato anche qualche gol in quella posizione, poi un giorno mi ha preso in disparte e mi ha riferito che lui mi considerava soprattutto centrocampista. Mi sembra che questo concetto lo abbia espresso anche nei mesi scorsi. Comunque quello che conta è servire al meglio la propria squadra, cerco di farlo sempre con buone giocate, assist e naturalmente anche con i gol. Ne ho già segnati 24 compresa la Coppa Italia da centrocampista o da seconda punta". 
 
I suoi gol fino ad oggi sono stati determinanti: "Ognuno di noi cercherà di andare a bersaglio, pure io ovvio. Ma ho grande fiducia negli attaccanti, Lasagna, Nestorovski, Okaka, anche Teodorczyk che ho visto bene contro il Brescia. È vero che sono andati poche volte a bersaglio, ma non vanno discussi, sono elementi di valore, vanno solo messi in condizione di segnare più frequentemente. Quindi va migliorato l’apporto del resto della squadra alla fase offensiva, l’attacco va messo nella condizione di poter far male all’avversario, tutti ci prendiamo le nostre responsabilità se segniamo poco".
 

Sezione: Focus / Data: Mar 23 giugno 2020 alle 17:11
Autore: Redazione TuttoUdinese
vedi letture
Print