Gol sprecati, stop sbagliati, passaggi sballati. Questo è il triste repertorio offerto da Cyril Thereau nell’ultimo mese. Il francese numero 77 è apparso irriconoscibile rispetto ai soliti standard. Mancano la consueta precisione, il cinismo nelle occasioni importanti, la visione di gioco a tutto campo. L’attaccante classe 1984 è in evidente fase calante dopo le grandi prestazioni offerte tra novembre e gennaio. Proviamo ad analizzare le cause dietro a questo flop improvviso.

Innanzitutto, potrebbe anche esserci un fattore anagrafico. Cyril non può trascinare la squadra per un’intera stagione. Dopo due mesi su livelli altissimi ha bisogno anche di far rifiatare i muscoli. Volendo ben vedere, è un calo fisiologico assolutamente in linea con le aspettative. A quasi 33 anni, Thereau deve gestire al meglio gli sforzi, programmando nel migliore dei modi i picchi di forma.

Il calo di rendimento del francese coincide anche con la scarsa verve della squadra. L’Udinese del girone di ritorno è lontana parente di quella ammirata nei primi mesi della gestione Delneri. La formazione bianconera ha smesso di correre a tutta, di aggredire gli avversari e di colpire alla prima vera occasione. L’ultima versione è un undici che non sempre riesce a mantenere un ottimo equilibrio e risulta soddisfacente solamente in una fase: i friulani risultano solidi in difesa, ma spuntati in avanti o, al contrario, creano tanto, ma concedono altrettanto agli avversari. Inevitabile che questa discontinuità si faccia sentire anche sul rendimento del transalpino.

Sicuramente, il calo di Thereau è dettato anche da un piccolo calo di motivazioni. La salvezza è ormai ad un passo. I risultati delle inseguitrici non tolgono il sonno ai bianconeri e di conseguenza, una volta raggiunto l’obiettivo principale, non è sempre facile prefissarsi un nuovo traguardo o, semplicemente, rimettere il piede sull’acceleratore. Nulla di irreversibile. Le motivazioni possono tornare molto più velocemente di quanto possa sembrare.
 

Sezione: Focus / Data: Mar 28 febbraio 2017 alle 19:00
Autore: Federico Mariani
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