Una partita che non può essere come tutte le altre, una partita che se la vinci vale molto di più di due punti, una partita che per la città e per tutto il Friuli è la partita: stiamo parlando del derby. Udine-Trieste, una contro l'altra al Carnera, una sfida che in prospettiva può valere una prima fettina di promozione.

Lo sa benissimo coach Lino Lardo: "Il derby è un partita che si gioca in apnea. Tutte e due le squadre hanno grandissime motivazioni. Trieste è una squadra molto forte, che verrà al Carnera per consolidare il primato in classifica. Contro Trieste ho fatto il mio esordio in Serie A da giocatore nel 1982 con il Torino, avverai il mio sogno. Ora voglio sognare ancora una volta.

Motivazioni? Facile trovarle in una gara del genere. La sentiamo tutti in modo particolare perché sappiamo ciò che rappresenta per il tutto l'ambiente bianconero. Dobbiamo però restare sereni perché comunque vada c'è un intero girone di ritorno da giocare. 

Difensivamente Trieste è una furia, dobbiamo cercare di sfondare il loro muro. Loro ti fanno giocare male, dovremo essere bravi a non commettere errori. Gestire i ritmi gara e soprattutto non concedere ai nostri avversario canestri facili e contropiedi. Servirà una grande gara, senza sbavature. Servirà continuità, senza avere pause. Trieste è una protagonista assoluta del nostro campionato e ciò non è una sorpresa. Assieme a Treviso e a Bologna è tra le favorite alla promozione, non lo dico per gufare.

Veideman? A Rain piace attaccare. Lui si butta sempre dentro anche quando io gli chiedo di giocare palla lunga. E' una sua caratteristica, non è affatto un difetto il suo. 

Pinton? Sono passati venti giorni dall'operazione alla mano. Ieri e oggi ha svolto una parte di allenamento con i compagni, ci sarà ma non so se lo utilizzerò. Rivederlo in campo comunque è un buon segnale per tutto il gruppo.

Troppa abbondanza? Avere un roster così lungo mi permette di poter avere più soluzioni. Il mio compito è quello di gestire al meglio tutti i giocatori e tenerli motivati. Non voglio che nessuna sia scontento ma che possa dare sempre il massimo quando viene chiamato in causa. La società ha creato questo roster perché è ambiziosa, se si vuole raggiungere certi traguardi importanti bisogna avere più giocatori.

Dalmasson? E' una persona serissima che ora sta raccogliendo i frutti del suo lavoro. E' un allenatore capace a lanciare i giovani. Lo stimo davvero molto e sono felice che sia stato incaricato di allenare l'U20, è un riconoscimento che si merita.

Diop? E' un ragazzo giovane che ancora si divide tra scuola e basket. Il campionato è tosto e lui non è più una sorpresa. Lo conoscono e lo marcano stretto, è normale soffra in certe partite quando ha a che fare con dei marpioni. Ciò che è importante è che sta crescendo, in ogni partita ci dà una mano. Contro Trieste può essere utile, può mettere in difficoltà con la sua fisicità diversi giocatori.

Final Eight? E' un obiettivo, c'è molta voglia di andare a Jesi. Raggiungere questo traguardo sarebbe importante per una società che due anni fa giocava in B. Ce la giochiamo ma dobbiamo restare umili. 

Ripetere l'impresa della passata stagione? L'anno scorso la nostra fu un partita straordinaria, quest'anno credo che sarà una sfida più equilibrata. Trieste sa che venire a Udine è difficile, per questo farà una gara diversa. Noi dobbiamo giocare con coraggio.

Carnera sold out? La cornice di pubblico sarà all'altezza della partita. Sarà un derby caldissimo, mi auguro che possa essere una grande festa per i nostri tifosi. Spero però che possa essere una partita corretta anche sugli spalti".

Sezione: Focus / Data: Mer 27 dicembre 2017 alle 21:53
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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