Dopo la retrocessione in Serie B del Palermo, molti club della massima divisione italiana hanno messo gli occhi sui gioielli rosanero. Uno dei talenti più promettenti del club di Maurizio Zamparini è l'uruguaiano Abel Hernandez. Negli ultimi giorni, i media nazionali hanno sparso la voce di un pressing dell'Udinese sulla veloce punta palermitana. I friulani sono da diverso tempo alla ricerca di una pedina con cui rinforzare il reparto offensivo. A tal proposito, TuttoNapoli.net riporta le dichiarazioni rilasciate a Radio Crc da Giorgio Perinetti, Direttore generale del Palermo: "Abel Hernández quest’anno ha avuto un infortunio grave poi, quando si doveva reinserire, la squadra non è stata in grado di fare molto. È un grande giocatore, è giovane e potrà rilanciare la squadra, vogliamo tenerlo con noi".

Il dirigente del club siciliano ha chiuso le porte all'inserimento di qualunque società: "Non è nostra intenzione cedere il giocatore e al momento non abbiamo ricevuto nessuna offerta concreta. Se non ci saranno partenze, non faremo acquisti e non è un’esigenza primaria al momento prendere un altro attaccante".

Punzecchiato dalle domande dei giornalisti, Perinetti è poi sceso maggiormente nei dettagli: "Quattro milioni di euro per Hernández? Il giocatore vale molto di più, ha una potenzialità enorme ed ha margini di miglioramento".

Infine, l'uomo di mercato del Palermo ha spiegato la situazione di alcuni tesserati rosanero: "Miccoli è innamorato del suo lavoro, tutto il resto fa parte di indagini e di situazioni che vanno chiarite. Il ragazzo deve essere messo in condizione di dire la sua opinione e di discolparsi. Il rapporto professionale col giocatore per noi si interrompe il 30 giugno ma mi auguro che Miccoli possa spiegarsi. Per Viviano in Italia c‘è una società che ha approcciato i suoi agenti ma nulla di concreto. Sorrentino gradiremo trattenerlo con noi. Andiamo dritti per la nostra squadra e speriamo che i giocatori abbiano la forza di riportare il Palermo in serie A”.

Sezione: Calciomercato / Data: Lun 24 giugno 2013 alle 15:20
Autore: Simone Zompicchiatti
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