Accostato a più riprese all'Udinese, soprattutto nell'affare Cuadrado con la Fiorentina, Khouma Babacar è stato riscattato per metà dal Modena, club in cui ha militato nell'ultima stagione, in cui ha trovato la rete per 20 volte. Ai microfoni di FirenzeViola.it, ha parlato il patron degli emiliani, Antonio Caliendo, che ha spiegato la situazione dell'attaccante senegalese, che continua a piacere all'Udinese.

Signor Caliendo avete riscattato Babacar, cosa succederà adesso?
"A breve ci incontreremo con la Fiorentina per discutere di questa comproprietà. Dobbiamo capire quali sono i piani dei viola, anche perché noi vorremmo allargare la collaborazione anche ad altri giocatori".

Per quanto riguarda Babacar cosa vorreste fare?
"Lo abbiamo riscattato perché ci piacerebbe trattenerlo un'altra stagione al Modena, ma la Fiorentina ha la possibilità di controriscattarlo. E' già tutto fissato, per questo dobbiamo parlare con loro". 

Cosa intende per nuova collaborazione?
"La Fiorentina negli ultimi anni ha lavorato benissimo con i giovani e ci sono molti giocatori che a noi interessano. Dobbiamo capire se ci sono i margini per inserire nelle nostre trattative qualche calciatore da valorizzare come accaduto per Babacar". 

Quando ci sarà questo incontro?
"Credo che tra oggi e domani parleremo con la Fiorentina. I rapporti con la società e soprattutto con il ds Pradè sono ottimi e quindi parleremo di tutto trovando immediatamente un accordo che possa rendere felici entrambi i club".

Da decano del mercato italiano ci può dire cosa si aspetta dalla vicenda Cuadrado?
"La società viola deve decidere cosa fare perché le strade sono due: o decide, dopo averlo riscattato, di cederlo per fare cassa, oppure trattenerlo per aumentare la qualità della squadra. Col colombiano i viola potrebbero fare una plusvalenza importante da poter investire poi nel mercato in entrata. Tutto dipende dai piani societari ma anche da quello che pensa l'allenatore, alla fine credo che potrebbe anche restare a Firenze". 

Sezione: Calciomercato / Data: Mer 18 giugno 2014 alle 18:40
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @@FDigilio
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