Toccò a chi vi scrive, ormai una vita fa, presentare la prima UEB Cividale, a Lignano. Cercai di personalizzare le 'chiamate', e quando arrivò il turno di un ragazzino classe 1999 nato a Portogruaro, reduce da un'esperienza in A2 in maglia Piacenza ma scuola Treviso, dissi 'arriva qui dopo aver fatto da backup a Jazzmarr Ferguson'. Molti erano perplessi dalla taglia di quel ragazzo; un po' piccolino, dicevano, in una pallacanestro dove ormai i playmaker stanno sui 190 cm di altezza. Io di basket capisco poco, ma dai primi allenamenti si capiva che da 'Jazz', che ricordavo in maglia biellese carnefice di Udine nella triste F8 di Coppa Italia a Jesi, aveva rubato alcune movenze e idee di gioco. Da quella presentazione sono passati tanti mesi; si è ritornati a giocare in palazzi popolati da tifosi, quel ragazzo va per i 23 anni (ad agosto); la Gesteco è arrivata in G5 della finale promozione l'anno scorso, alle finali di Supercoppa e Coppa Italia quest'anno, in semifinale-promozione con la serie che inizia stasera al PalaGesteco (palla a due ore 18:00) contro la WithU Bergamo.

E quel ragazzo ha vinto il premio 'MVP' come miglior giocatore della Serie B.

Non mi nascondo dietro un dito: io voglio bene a tutti i ragazzi con cui l'anno scorso ho condiviso un viaggio bellissimo, conclusosi con una sconfitta nella gara finale solo perché di fronte c'era una squadra più forte di loro. Tra tutti, però, per ragioni anagrafiche alcuni sono (ingravescentem aetate) miei 'nipotini': Enrico Micalich, che diventerà un giocatore determinante; 'dal ponte del diavolo' Ale Cassese; Eugenio Rota, MVP della serie B 2012-22.

Lo abbiamo sentito, a caldo ed alla vigilia della prima gara di semifinale: ''Mi fa veramente un sacco di piacere – esordisce Eugenio; è un gran bel riconoscimento cui non pensavo minimamente. Sono rimasto spiazzato e lo ammetto. Arriva però in un momento dove lo spazio per pensare ai riconoscimenti personali è limitatissimo, per cui la soddisfazione personale viene dopo la cosa più importante: la squadra. È grazie al lavoro enorme, al super lavoro fatto con i coach e con i compagni, infatti, che siamo arrivati così 'in alto'. Pillastrini (con Gerometta e Milan), lavora tantissimo con i giovani e non ha avuto mai paura di 'buttarci' in campo con grande fiducia. Un particolare ringraziamento, infine, a tutti i miei compagni che mi... sopportano!''

Bravo Eugenio: continua così.

Sezione: Basket / Data: Dom 29 maggio 2022 alle 11:11
Autore: Franco Canciani
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