Ma non è detto possano bastare. C'è molta delusione per aver assistito alla decima sconfitta consecutiva, per aver perso l'ennesima partita dopo essere passati in vantaggio addirittura due volte, per aver preso ancora gol da calcio d'angolo, ben due volte questa volta, per aver visto i bianconeri giocare una delle migliori partite seppur con molti assenti, per aver visto la squadra metterci impegno, intensità e motivazioni in una gara che per tutti era scontato perdere ma che poi così non è stato, per aver visto che questi giocatori quando vogliono, se vogliono, sanno metterci un po' d'anima, per aver avuto la dimostrazione che qualcuno non ha sempre dato il massimo in questo campionato, per aver avuto la conferma che certi giocatori non possono giocare in serie A, per aver avuto la certezza che facendo giocare Balic con più continuità dallo scorso campionato e in  parte anche da quello precedente lo avremmo avuto ai livelli visti nelle ultime tre partite in cui ha giocato titolare già da un sacco di tempo.

A Napoli si è vista una bella e sorprendente Udinese, è vero, ma forse la partita del San Paolo era tra le più semplici visto il niente da perdere che ha messo in campo la squadra di Oddo, mentre quella di domenica contro il Crotone, in caso di sconfitta potrebbe realmente aprire il baratro della serie B, mentre in caso di vittoria avvicinerebbe l'Udinese alla certa, seppur non matematica, salvezza.

Una partita in cui ci si gioca tutto, una partita da dentro o fuori, una partita che segnerà per sempre il destino ed il futuro dell'Udinese e chissà, forse, speriamo, anche quello della sua dirigenza.

Non ci sono più alibi, non ci sono più attenuanti e molto probabilmente non ci saranno più seconde possibilità. Questa è la madre di tutte le partite, nel bene o nel male, e non saranno ammessi più errori. Ora spetta a voi e se volete salvarvi, contro il Crotone tirate fuori le palle.

 

 

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 19 aprile 2018 alle 15:00
Autore: Paolo Minotti
vedi letture
Print