Sì, è vero, giusto un mese e mezzo fa ho definito il mercato di gennaio dell'Udinese "neutrale". La società ha dichiarato che l'unico innesto sarebbe stato un giocatore per aumentare le rotazioni dietro, con annessa cessione di tutti quei giocatori che non avevano trovato un minutaggio sufficiente. Detto, fatto. Sono partiti diversi elementi, soprattutto in attacco, mentre è arrivato Zampano. Per la prossima stagione tesserato Vizeu, in quanto extracomunitario e non acquistabile nell'immediato. Ergo la dirigenza ha fatto quanto dichiarato. Poi però le cose sono un po' cambiate, almeno a parole. Il termine salvezza, visti i 33 punti, si è trasformato in un timido "proviamoci per l'Europa". Sognare non ha prezzo, è vero, però se poi il sogno non si concretizza fa male alla fine, eccome. Bisogna anche tenere conto dei sentimenti della gente e forse da questo punto di vista la lungimiranza è un po' venuta meno.

Se l'undici titolare, al pieno della forma, è probabilmente da sesto posto, l'Europa in una stagione si ottiene non solo con gli undici più forti, ma con un gruppo e con delle seconde linee di un certo tipo. Attualmente l'Udinese non ha nessuna delle due cose. Parliamo ovviamente in ottica europea, perchè se andiamo a guardare cosa serve per la salvezza allora questa squadra ha ormai ottenuto il livello richiesto già da tempo. Le partite contro il Torino e la Roma hanno dimostrato come un lampo tutti i limiti della rosa friulana.

In Piemonte, tralasciando l'affaire VAR, si è infortunato Lasagna. Da quel momento in poi i bianconeri non sono più stati in grado di creare un'azione da gol. Sulla rete annullata a Barak, era stata guarda caso fondamentale proprio un'incursione di KL15. Contro la Roma il disastro offensivo. Oddo dice che la squadra ha creato e che non si può chiedere a un attaccante tornato titolare dopo tanto tempo di incidere subito in modo determinante. Rispetto tantissimo il tecnico, ma secondo me il suo discorso, per una volta, non sta in piedi. Stipe ha avuto due occasioni clamorose, fallite entrambe. Non possiamo sempre aggrapparci a "il portiere avversario ha fatto un miracolo", in avvio di ripresa c'era tutto lo specchio per segnare, non nascondiamoci dietro al dito. De Paul poi continua a non dare il guizzo richiesto. L'impegno c'è, bisogna sottolinearlo, ma se vuoi restare nella mente di chi ti guarda devi giocare con più convinzione. Se c'è il difensore incerto su una palla devi andare e provare a prendergliela per sfruttare la chance, non puoi aspettare che l'avversario cada da solo per avere il corridoio spalancato come fatto da Rod a fine partita. Maxi fa quel che può, ma l'età non è dalla sua e non è mai stato un bomber, ma assistman. Con questo direi che dei limiti in attacco abbiamo parlato già abbastanza (se non si può cambiare modulo come dichiarato da Oddo).

Il limite però non è solo davanti con Perica. Contro la Roma si è visto un'altro grossissimo limite, evidenziato da pochi. A centrocampo, con l'uscita di Behrami, l'Udinese a centrocampo ha perso completamente il pallino del gioco, con la Roma che ha dominato in lungo e in largo.  Lo svizzero è stato sostituito da uno Jankto all'ennesima prestazione non consona, ma poi il cambio ha messo in luce come manchi anche un sostituto in mezzo al campo per lo svizzero. Valon più di 60' non riesce a farli, pena il rischio di lesioni e su questo siamo tutti d'accordo, ma non è oggettivamente possibile che non ci sia un mediano per sostituirlo. Hallfredsson non sta bene? Venga riproposto allora Balic nel ruolo (cosa che Oddo ha fatto dopo lo 0-1), non si può inserire un terzo centrocampista offensivo contro una squadra propositiva come quella giallorossa e i risultati della mossa sono sotto gli occhi di tutti. Balic non è ancora pronto per fare il mediano in mezzo al campo? Allora bisognava prendere un vice Behrami, così come si poteva prendere un vice Lasagna. Se si voleva puntare a qualcosina in più. Per la salvezza le cose vanno più che bene, ma per piacere non illudiamo la gente, pensiamo a far bene domenica dopo domenica, perchè chi ci sta sopra ha i mezzi per sostituire assenze anche pesanti, noi no. Il gap è grosso. Il miracolo può sempre arrivare, ma guardiamo anche in faccia la realtà, non si può arrivare settimi solo con 12/14 elementi, solo il Napoli può ottenere certi risultati, ma lì le qualità sono oggettivamente altre...

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 20 febbraio 2018 alle 08:00
Autore: Davide Marchiol
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