E niente, ancora una volta, per la quarta volta dopo cinque partite di campionato bisogna ancora una volta commentare una sconfitta, l'Udinese esce battuta dal Torino per 3-2, una partita pazza, anche divertente, ma che ancora una volta ha messo a nudo tutti i problemi di questa squadra, che l'allenatore pare ignorare. 
Dopo le prime due giornate contro squadre abbordabili buttate via con due prestazioni ai limiti dell'imbarazzo, la partita di ieri con il Torino non era da perdere, visto che nelle prossime quattro partite l'Udinese affronterà la bellezza di Roma, Sampdoria, Fiorentina e Juventus. Per carità la formazione di Mihajlovic tecnicamente è di un altro pianeta rispetto ai bianconeri, ma se lasci spazio al loro reparto offensivo c'è poco da fare, perchè gente come Ljiajic, Belotti e Iago Falque non dovrebbe avere neppure il tempo di controllare il pallone e girarsi vista la loro pericolosità offensiva e ieri invece puntualmente hanno potuto fare ciò che volevano, graziando l'Udinese nella ripresa, dove i granata potevano tranquillamente segnare  4 o 5 gol. 
Ciò che preoccupa ancora di più sono le parole di un allenatore che ormai sembra essere sempre più in confusione, Gigi Delneri si è detto soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi, soprattutto per la reazione del secondo tempo; la preoccupazione è davvero tanta se un secondo tempo di grinta e di cuore basta ad un allenatore di Serie A per ritenersi soddisfatto della prestazione della propria squadra.

Perchè è inutile nascondere dietro agli applausi finali, quasi commoventi dei soliti encomiabili tifosi friulani, l'orrore tattico di questa compagine, che è sembrata la classica squadra di parrocchia, fatta di tanta corsa ma di zero testa, in quanto non ci vuole un genio del calcio per capire che il Torino se ha spazi può diventare letale con i suoi 4 attaccanti, nessuna marcatura preventiva su Ljajic, il faro della manovra offensiva granata, sempre da solo tra le linee, ma se l'allenatore non insegna ai propri ragazzi che oltre ad attaccare bisogna anche difendere c'è poco da fare. 
La difesa della nostra Udinese è qualcosa di imbarazzante, siamo a quota 10 gol subiti in 5 partite, la media non serve farla, e il nostro allenatore continua a non mettere nessun tipo di rimedio, Samir (ieri in panchina) non è un terzino, la stessa cosa vale per Widmer, Larsen e Pezzella, i quali se devono difendere vanno in totale confusione, ma allora perchè non farli giocare più avanti?! 
Il cuore e la grinta che l'Udinese ha mostrato nella ripresa per rimettere in piedi una partita, rovinata da due errori individuali, di un portiere che continua a fare errori da dilettante e da un centrocampista che farebbe fatica a giocare in Serie B (Halfredsson),quelle sopracitate sono armi che non bastano per ritenersi soddisfatti di quanto espresso in campo, a maggior ragione se trovi il gol del 2-1 dopo soli due minuti dall'inizio della ripresa, non puoi gettarti in avanti lasciando praterie a gente come Belotti che negli spazi va a nozze. 
Ancora una volta dunque ci tocca commentare una sconfitta, l'Udinese esce tra gli applausi dei tifosi, che rappresentano l'unica sicurezza di questa squadra totalmente allo sbando, guidata da un allenatore incapace di prendersi le proprie responsabilità e di mettere mano ai suoi orrori dal punto di vista tattico e quel che è peggio è che la reazione di sola grinta e priva di raziocinio della ripresa hanno reso il tecnico soddisfatto della prestazione, adesso andiamo a Roma con praticamente zero certezze...l'unica speranza è di non dover ricorrere al pallottoliere per contare i gol subiti. 

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 21 settembre 2017 alle 13:00
Autore: Stefano Fabbro
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