>Era il 4 di febbraio quando l'Udinese riuscì a raccogliere un punto importante e accolto con il sorriso contro il Milan di Gattuso, alla fine di quella partita in casa bianconera si parlava di un sogno chiamato Europa, grazie ad una classifica che proiettava la squadra di Oddo addirittura al settimo posto in classifica prima dell'inizio di un periodo molto duro, con tante big da affrontare, ma che mai nessuno a quei tempi pensava si trasformasse in un vero e proprio incubo. 
Dopo quel pareggio contro i rossoneri per la formazione friulana è iniziato un periodo difficilissimo conclusosi sabato con la quinta sconfitta consecutiva incassata contro un Sassuolo in lotta per la salvezza, ma avversario assolutamente alla portata dei bianconeri rispetto alle varie Juventus, Roma e Sampdoria affrontate in precedenza e affrontato con troppa leggerezza e pochissimo mordente, scatenando quindi la prima vera contestazione dell'era Oddo da parte della Curva Nord. 
I perchè con cui spiegare questo lungo periodo di appannamento sono molteplici, il principale è sicuramente legato alle difficoltà create dallo sfortunato infortunio subito da Lasagna, da quel momento l'Udinese non è stata più capace di rendersi pericolosa come nel primo periodo di Oddo in panchina, non riuscendo più a segnare se non grazie a qualche autogol avversario, inoltre al problema dell'attacco si è unita una crisi fisica e mentale di giocatori fondamentali come Jankto e Barak, i quali ormai sono irriconoscibili. 
Chissà se adesso questa sosta porterà nuova linfa ai bianconeri, quel che è certo è che un piccolo aspetto positivo da cui ripartire è legato alla crescita di Seko Fofana, l'ivoriano pian piano sta ritrovando quella forma e quella fiducia che aveva smarrito dopo il suo grave infortunio e la sua autentica gemma contro il Sassuolo rappresenta l'unico vero sprazzo di luce di questa Udinese dopo un periodo troppo brutto per essere vero...

Sezione: Focus / Data: Mer 21 marzo 2018 alle 18:00
Autore: Stefano Fabbro
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