Di partita in partita, che sia di Campionato o di Coppa, ogni volta ci si aspetta che i protagonisti in campo siano i calciatori e non gli arbitri. Ebbene, chi si aspettava questa sorpresa dalla prima partita del girone di ritorno ne è rimasto, ancora una volta, deluso. Parliamo di gol fantasma, parliamo di Sampdoria - Palermo. 
Ma facciamo un passo indietro. Le due settimane precedenti al turno di campionato che ha sancito l'inizio delle gare di ritorno, sono state settimane di polemiche a causa di evidenti errori arbitrali nelle partite di Coppa (a cui, ovviamente, si aggiungono quelli di campionato) che,  a detta di molti, hanno favorito le cosiddette big. Ci si augura va quindi una domenica tranquilla, ma così non è stato. Il Palermo del Presidente Zamparini faceva visita visita Marassi alla Sampdoria, una delle rivelazioni del campionato. Nel corso della ripresa, sul punteggio di 1-1, un tiro da fuori di Morganella finisce sulla traversa prima di rimbalzare a terra. È gol o non è gol? Arbitro e, ancor peggio addizionale, non sanno bene cosa fare tanto che, nel dubbio, fermano poi l'azione per fuorigioco.

DaI fotogrammi delle riprese tv si vede però chiaramente come il pallone sia completamente oltre la linea, tanto che addirittura il tecnico doriano ha parlato di "gol evidente" e di "necessità di adottare la gol-line tecnology".
E si, perché se anche il tecnico che ha avuto vantaggio da un errore così grossolano parla di evidenza....qualcosa non torna. Soprattutto se si pensa che nella recente sfida tra Roma e Udinese, in una situazione analoga ma molto meno evidente, nel dubbio il gol è stato assegnato assegnato non annullato. Come dire, l'errore ci potrebbe anche stare..ma quando nel dubbio le decisioni pendono sempre da una parte allora quello che viene da dire è abbastanza scontwto: a pensar male, tante volte...
A questo punto una domanda sorge spontanea: ma gli addizionali di linea, a cosa servono esattamente? Sono pagati per essere a fianco alla porta, con l'unico vero scopo di capire se la palla e dentro o no. E poi che succede? O non sanno, o non vedono, o comunque, alla fine, decide sempre l'arbitro. L'adozione della tecnologia si fa sempre più necessaria, ma qualcuno fa finta di non sentirci da quell'orecchio. Eppure c'è chi la reclama a gran voce, ultimo dei quali il presidente rosario Zamparini, il quale asserisce che i costi elevati siano soltanto una scusa (infine gli addizionali costano...) e che la verità sia soltanto che ai vertici sta bene tutto così. Eppure c'è anche chi, come l'Udinese, la tecnologia ce l'ha...ma non la può usare.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 26 gennaio 2015 alle 13:30
Autore: Davide Gani
vedi letture
Print