Ormai, quasi, non fa più notizia. Il fatto che, anche nell’estate 2017, il Watford abbia speso molto più dell'Udinese sul mercato non stupisce più di tanto, è anzi accettata come cosa normale visto il diverso volume d'affari della Premier. 

E' sempre interessante comunque analizzare come gli Hornets hanno operato sul mercato. Partiamo dagli acquisti. La cifra spesa ammonta a 61,50 milioni di euro. Il colpo più costoso è stato quello di Andre Gray, arrivato in giallonero da Burnley per 20,4 milioni di euro. Il secondo acquisto più caro è stato invece quello di Richarlison, per strapparlo alla Fluminense Gino Pozzo ha dovuto sborsare 12,4 milioni di euro. 9,3 milioni invece sono stati spesi per il ventisettenne Tom Cleverly dell'Everton. Cifra praticamente uguale anche quella che ha permesso di battere la concorrenza per Hughes. Per il centrale del Derby County sono stati spesi 9,1 milioni. 6,3 al Chelsea invece per Chalobah, solo 3 per convincere lo Sporting Lisbona a cedere Zeegelaar. Un milione invece è costato il prestito oneroso di Carrillo dal Benfica. 

Ma non è tanto solo quello si spende ma anche quello che ricava dalle cessioni e qui gli Hornets non hanno praticamente incassato nulla. 

Bilancio finale quindi totalmente negativo. -61,5 milioni che pesano sulle casse del Watford. A coprire queste spese interveranno gli introiti provenienti dai diritti tv. Un modello di gestione totalmente differente rispetto a quello dell'Udinese il cui mercato invece è determinato dall'autofinanziamento.

 

Sezione: Watford / Data: Ven 01 settembre 2017 alle 16:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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