La premessa è doverosa: giudicare su una singola partita non è mai giusto perché giocare poco, come spiegato dallo stesso Sottil in conferenza stampa, porta poi inevitabilmente a qualche problema in campo. Alcune valutazioni sulle possibilità di scelta del mister dalla panchina vanno però inevitabilmente fatte. Soprattutto se la squadra dovesse continuare a viaggiare a questi ritmi e con un mercato di gennaio alle porte che potrebbe portare quei tasselli che giustificherebbero magari un sogno un po' più ambizioso della semplice metà classifica. Mercoledì, contro il Monza in Coppa Italia, il tecnico ha fatto turnover, ma il primo tempo non è stato all'altezza e il dislivello tra titolari e alternative in alcuni punti si è visto in modo fin troppo marcato.

In campionato Sottil pesca benissimo dalla panchina, giocandosi al meglio i cinque cambi rispetto alla formazione titolare, ma se ci dovesse essere necessità di allargare ulteriormente lo spettro allora qualche problema potrebbe arrivare. In porta dietro a Marco Silvestri c'è un Daniele Padelli che ha portato sicuramente esperienza in spogliatoio e contro il Monza si è anche disimpegnato in belle parate, ma nel momento dell'imprevisto ha fatto vedere insieme a Nuytinck una reattività un po' scarsa. Ecco, Brambo, sicuramente uno dei pretoriani delle zebrette e che in cinque anni ha condotto i compagni anche in mezzo a tempeste molto complicate da domare. La sensazione però è che i tempi migliori siano un po' alle spalle. La differenza tra lui e Bijol è netta se pensiamo anche a quanto visto per esempio contro il Milan o la facilità con cui Petagna si è destreggiato in area di fronte al numero 17.

Completamente cambiate le fasce, con Ehizibue ed Ebosele per la prima volta sul terreno di gioco dal primo minuto. Festy delle qualità le ha fatte intravedere. La mancanza di ritmo era palpabile, ma alcune sgroppate e un paio di ripiegamenti fanno pensare che su questo esterno alla lunga si possa lavorare. Qualche segnale più negativo è invece arrivato dall'ex Colonia. Sicuramente la gamba avrebbe bisogno di più minuti, ma in alcune letture è parso troppo balbettante per dare garanzie in ottica campionato ed eventuale sostituzione di Pereyra (in caso di necessità). Infine Jajalo e Nestorovski al posto di Walace e Deulofeu. I due ex Palermo il mazzo se lo sono fatto, dando tutto in campo, ma anche qui c'è stata una vistosa differenza di qualità e ritmo rispetto ai titolari. Onore quindi all'impegno, ma anche in questo senso le scelte sembrano un po' limitate.

Nessun campanello di allarme ovviamente, perché la rosa per gli obiettivi di inizio stagione è più che competitiva. Discorso diverso se si vorrà puntare a qualcosa di più e quindi bisognerà puntare anche su seconde linee che non siano i soliti Ebosse, Arslan, Samardzic e Success. A gennaio inevitabilmente servirebbero quei due innesti tra metà campo bianconera e metà campo avversaria per poter garantire il giusto ricambio ad altri trascinatori della compagine di Sottil e dare sicurezza anche in caso di assenza contemporanea di due o tre titolari.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 21 ottobre 2022 alle 19:45
Autore: Davide Marchiol
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