Alla prima uscita casalinga della nuova stagione, l’Udinese aveva l’occasione di riscattare la brutta prestazione di Coppa Italia e la sconfitta di San Siro. Occasione che però non è stata sfruttata, rischiando anche a più riprese la sconfitta. Davanti ad un pubblico che alla prima occasione ha subito risposto presente, la squadra ha mostrato invece di essere ancora abbastanza in confusione. L’Udinese che abbiamo visto andare a Salerno e vincere per 0-4 nell’ultima giornata dello scorso campionato, sembra per ora una lontana parente di quella di queste prime uscite. Nella partita di ieri invece, sono stati i campani ad avere le occasioni più ghiotte e ad essere andati molto vicini alla vittoria, creando molte più occasioni di quelle avute dai padroni di casa. Basti pensare che le occasioni da gol sono state ben 12 con 6 tiri verso la porta per la squadra di Nicola, contro i soli due tiri in porta della squadra friulana.

La direzione che ha preso questa partita, è dovuta anche all’episodio che ha inciso maggiormente sulla gara, ovvero l’ingenuità di Perez che si è procurato un cartellino rosso al termine del primo tempo, lasciando i suoi compagni in dieci per i secondi 45 minuti. Una sciocchezza gratuita, che a questi livelli è difficile da accettare. Se la squadra di Sottil è riuscita a non capitolare sotto i colpi della Salernitana, gran parte del merito va a Silvestri, per distacco il migliore in campo con interventi decisivi in entrambe le frazioni di gioco. Anche il reparto difensivo in generale ieri ha retto bene la situazione, soprattutto una volta finiti in inferiorità numerica, con delle buone prestazioni individuali soprattutto da parte di Becao e Masina. Dal centrocampo in avanti invece, è stata tutt’altra musica: poca concretezza, tanta confusione. Come anticipato precedentemente, soltanto due le vere occasioni targate Udinese, dove in entrambi i casi Deulofeu non è riuscito a trasformare in gol, prima a causa di un ottimo intervento del portiere avversario e poi essendo stato fermato dal palo. Per il resto, davvero troppo poco. Certamente l’inferiorità numerica nella ripresa non ha aiutato lo sviluppo della fase offensiva bianconera, ma resta il fatto che c’è ancora molto da migliorare nella zona avanzata del campo.

Sottil sembra dover trovare ancora la quadratura giusta per il suo gruppo, e iniziano anche a sorgere i primi dubbi, non tanto sull’allenatore, quanto sulla maniera di stare in campo della sua squadra. Avendo fatto così bene ad Ascoli con il 4-3-1-2, se le prestazioni e i risultati continuassero a non arrivare, non sarebbe il caso di pensare a una svolta tattica? Ancora difficile da dire, forse anche da pensare. La cosa certa è che questa Udinese dovrà lavorare molto per limare al meglio le sue caratteristiche.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 21 agosto 2022 alle 15:15
Autore: Mirko Mauro / Twitter: @mirkomauro95
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