Un avvio di stagione complesso per l'Udinese, che sicuramente non si aspettava l'eliminazione prematura dall'Europa League, e tre sconfitte nelle prime sette partite di campionato, dopo la serie di vittorie che avevano spinto i ragazzi di Guidolin ad affacciarsi alla zona Europa. Nonostante l'inizio stentato, i bianconeri sono riusciti a mettersi in carreggiata, grazie alle due vittorie consecutive al Friuli, vero e proprio fortino dell'Udinese. La redazione di Calcionews24.com ha provato ad analizzare i motivi della falsa partenza dei friulani, tra l'altro caratterstica del cammino delle ultime Udinese di Francesco Guidolin.

ZERO PUNTI IN TRASFERTA – L’Udinese ha giocato tre partite lontano dal Friuli in questo primo scorcio di campionato totalizzando addirittura tre sconfitte: contro la Lazio subita nel primo turno,e contro il Chievo e l'Atalanta. Se contro i biancoocelesti la sconfitta era plausibile, ben diverse solo le sconfitte contro i gialloblu e i bergamaschi, dove l'Udinese poteva e doveva fare di più. Così non è andata e gli uomini di Guidolin hanno faticato anche sotto il profilo della prestazione: bianconeri irriconoscibili al Bentegodi di Verona contro una squadra ad essere onesti dalle potenzialità decisamente inferiori alle dotazioni dei friulani, meglio a Bergamo dove però sono appparsi grossi problemi in difesa, e l'ex Denis ne ha approfittato per regalare la vittoria ai suoi.

PROBLEMA DI CARATTERE? – La filosofia Udinese, da sempre, prevede la cessione dei campioni, dopo essere esplosi in quel di Udine: il tutto mirato a creare plusvalenze e quindi denaro, per ricercare nuovi talenti e far ripartire il ciclo. Una strategia manageriale possibile solo grazie al grande scouting dei bianconeri, tra i migliori in Europa. La squadra però ne risente: la perdita ogni anno dei leader tecnici e di spogliatoio della rosa, fanno si che la squadra possa perdere motivazioni e forza caratteriale.  Ecco spiegato qualche falsa partenza di troppo che anche e soprattutto negli anni precedenti, vedi le due consecutive eliminazioni dal preliminare della Champions League rispettivamente contro Arsenal ed il più modesto Braga, che è costata cara alla piazza bianconera.

IN CASA DA SCUDETTO – L’andamento casalingo può addirittura essere definito da scudetto: tre vittorie ed un pareggio in quattro gare disputate raccontano insindacabilmente di una squadra che tra le mura amiche non sbaglia un colpo. E' vero anche che i friulani hanno incontrato non avversari difficili, quindi questa sicurezza in caa va testata con le big del camponato.  Qualche problema di tenuta difensiva, ed a centrocampo in termini di costruzione della manovra: Guidolin può lavorare efficacemente su questi aspetti incentrando le velleità friulane su un attacco super. Di Natale è sempre la solita garanzia, Muriel è un talento purissimo e dimostrerà il suo valore, senza dimenticare i vari Maicosuel, rinato dopo un'annata difficile, Nico Lopez e Zielinski, giovani che daranno una mano in caso di forfait dei titolari. Dimenticata in fretta da tutti, l’Udinese sta tornando ed è pronta ancora una volta a sorprendere tutti.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 13 ottobre 2013 alle 10:00
Autore: Marco Grillo
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