12 gol, è questo il misero bottino racimolato fin qui dall'Udinese. Solo due squadre in A hanno fatto peggio dei bianconeri: Chievo e Frosinone, rispettivamente ultima e penultima in classifica. Dall'altra parte, domani al Friuli, ci saranno invece i 26 gol dell'Atalanta. Meglio degli orobici soltanto le big, l'Inter, il Napoli e l'inarrivabile Juve. A parità praticamente di gol presi (18 a 19), la differenza di punti è tutta lì. I bergamaschi hanno 5 punti in più, quelli che noi avremmo se a Bologna e ad Empoli fossimo riusciti a buttarla dentro. I bianconeri infatti sotto la gestione Velazquez di occasioni ne hanno avute tante ma le hanno sprecate ed anche e soprattutto per quello che la classifica ora è quella che è. Questione di attacco, è lì che domani si deciderà la partita: chi segna vince, come al campetto, come nella vita. 

Co l'arrivo di Nicola l'Udinese, per forza di cose, ha scelto la via della difesa ad oltranza. Non poteva essere altrimenti, quando la classifica è pericolosa, la zona rossa è lì ad un passo, devi innanzitutto salvare il salvabile, chiuderti dietro e fare punti. Baricentro bassissimo, difesa a 5, con i due laterali sulla linea della difesa, anzi praticamente a 6 visto che il mediano stava praticamente incollato ai due centrali. Così è stato contro Roma e Sassuolo, 4 punti in due giornate che hanno ridato un po' di ossigeno, non troppo però visti i risultati degli altri campi. Ma di sol catenaccio non si potrà vivere per sempre, per fare punti, per vincere bisogna segnare. 

Domani, per forza di cose, l'Udinese avrà un atteggiamento diverso, maggiormente offensivo. Molto probabilmente non ci sarà Behrami, al suo posto Lasagna, come nella ripresa a Reggio Emilia. Tre attaccanti in campo, Kevin, Nacho e Rodrigo. Resta da capire in che ruolo agirà quest'ultimo, se da mezz'ala, ruolo che faceva ai tempi del Valencia, da trequartista o da esterno alto. In ogni caso in campo ci sarà un mediano in meno ed un attaccante in più.

Tornerà quindi dal primo minuto Lasagna, dopo 90 minuti in panchina nella vittoria contro la Roma del Friuli ed il grigio secondo tempo di Reggio Emilia. Il perché KL15, come piace chiamarlo ai colleghi di Dazn, non riesca più a buttarla dentro sembra essere un mistero. Questione mentale, questione fisica, questione di ruolo? Un po' tutti e tre questi fattori hanno concorso a questo inizio di campionato sotto le aspettative. Domani vedremo se anche su di lui la cura Nicola sta facendo effetto. 

L'importante è che il diez accenda la luce. Inutile negarlo, siamo De Paul-dipendenti. Lo dicono i numeri, nei gol e nei punti dell'Udinese c'è praticamente sempre di mezzo lo zampino dell'argentino. Tocca ancora a lui allora guidare l'Udinese, trascinarla al successo. La missione è ardua ma dargli una mano ci sarà il suo fidato compagno di tango Pussetto. A loro i tifosi si affidano. 

Udinese-Atalanta, una questione d'attacco insomma, un duello da vincere a suon di gol.

 

 

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 08 dicembre 2018 alle 11:39
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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