La sconfitta subita ieri al "Dall'Ara" di Bologna contro la modesta formazione allenata da Roberto Donadoni ha rappresentato il punto più basso della gestione Delneri a Udine. La lezione impartitaci dai felsinei ha fatto nuovamente scattare l'allarme in casa Udinese dopo settimane di pace assoluta.

A finire sul banco degli imputati è questa volta senza ombra di dubbio Luigi Delneri, ieri timoniere confuso di una squadra ancora più confusa. Al tecnico friulano va sicuramente dato il merito di aver portato alla salvezza un squadra che fino al suo avvento non poteva neanche definirsi tale e soprattutto di aver ricucito un rapporto essenziale nel calcio:quello tra tifosi e calciatori. Tuttavia, a 4 partite dal termine del campionato, il suo destino appare sempre più in bilico tra la riconferma e l'addio. La stessa dirigenza friulana non sembra aver gradito molto la figuraccia rimediata per mano del Bologna ieri pomeriggio. Fonte di critica sono soprattutto le gerarchie assai discutibili di Delneri e ancora di più alcune scelte di formazione, oltre che di cambi, inspiegabili.

Alcuni giocatori come Badu, Danilo e Thereau( che meriterebbe un approfondimento a parte) hanno finito da un pezzo il loro ciclo a Udine e le loro prestazioni ieri sono state assolutamente sconcertanti. Il ghanese, da 8 anni a Udine, non ha mai dato cenni di miglioramento e ogni volta che tocca palla scatena il panico, ma tra i propri supporters . La gente preferirebbe sicuramente vedere giocatori con un minimo di tecnica( Kums?Balic?Evangelista?)  a centrocampo e non maratoneti che con il pallone hanno poco a che fare. Per quanto riguarda Cyril, beh, va ringraziato per i suoi gol che hanno garantito la salvezza alla squadra ma se non è in condizione non deve giocare, punto. Si rischia di fare figure imbarazzanti. Questo è irrispettoso anche nei confronti dei compagni in panchina come Perica, migliore in campo una settimana prima contro il Cagliari, ma costretto sempre inizialmente a sedersi in panca per la solita questione delle gerarchie che Delneri ha più volte spiegato.

Come detto in precedenza, poi,  anche i cambi adottati dal tecnico friulano fanno spesso storcere il naso a più di qualcuno. L'insistenza nel proporre sempre i soliti giocatori è nota, ma gente come Gabriel Silva o Matos, che più volte hanno avuto opportunità, sempre sprecandole, farebbe fatica a trovare posto anche in Serie B. Il tutto mentre Ewandro continua a far muffa in panchina nonostante la sua grande tecnica sia sotto gli occhi di tutti, pagando probabilmente il suo fisico ancora gracile .

In queste ultime partite l'Udinese è chiamata a finire il campionato nel modo più degno possibile anche se le avversarie( Atalanta,Crotone,Sampdoria e Inter) non saranno delle più facili. Lo stesso Delneri, se vorrà essere riconfermato, dovrà rivedere le sue scelte e mostrare più elasticità mentale magari puntando su quei giocatori che davvero ci tengono a mettersi in mostra e che davvero hanno qualità. Perchè la debacle al "Dall'Ara" non può cancellare tutto quanto di buono fatto fino a questo momento della stagione, una stagione che nel complesso può comunque essere considerata positiva.

 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 01 maggio 2017 alle 15:00
Autore: Jessy Specogna
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