Che De Paul fosse ultimamente un giocatore più spento ed infelice, rispetto a quello visto con il tecnico di Salamanca Julio Velázquez, era evidente da mesi, visto anche il momento più che delicato che la squadra stava attraversando; l’arrivo di Davide Nicola sulla panchina bianconera, la conseguente posizione in campo che il mister piemontese gli ha commissionato, la carenza di gol dopo l’inizio di stagione a dir poco scoppiettante e i due errori decisivi dal dischetto contro Empoli e Torino, hanno segnato negativamente la seconda parte di campionato del fantasista argentino, deprimendolo calcisticamente ed allontanandolo da quello che era l’apice della sua carriera in Friuli.

Ma a tutto c’è una fine, in questo caso fortunatamente, anche ai periodi più bui: perché se è vero che già contro il Chievo aveva la possibilità di rompere l’astinenza (durata per ben 11 gare) e tornare al gol, è anche vero che non si è sentito pronto per assumersi l’enorme responsabilità e trasformare quel penalty che in precedenza lo aveva sottoposto, a mio avviso, ad esagerate critiche. Così, dopo aver lasciato il pallone a Teodorczyk (bravo a ribattere in porta l’iniziale respinta di Sorrentino), si è preso due settimane di riflessione, sfruttando la pausa dal campionato per preparare nel migliore dei modi il match salvezza contro il Bologna.

Ed è proprio qui che “El Diez” potrebbe aver intravisto la luce in fondo al tunnel: l’importanza della partita, infatti, ha completamente cambiato il morale al 24enne sudamericano, trasmettendogli quella forza necessaria per disputare un match all’altezza. E così, dopo alcuni minuti di titubanza iniziale e grazie anche all’astuzia del connazionale Pussetto, sui piedi di De Paul è capitata un’altra occasione, sempre dagli 11 metri: questa volta, però, il numero 10 non ha esitato, ha preso in mano il pallone e ha battuto Skorupski, portando in vantaggio i suoi e scacciando quella vera e propria maledizione che aveva portato Rodrigo e compagni a sbagliare 4 dei 6 penalty ricevuti a favore.

Da quel momento in poi si è rivisto il vero giocatore che tutti conoscevano, con tanto di invenzioni e giocate, anche se la posizione in campo continua a non favorirlo: da mezzala non rende come invece è solito fare da trequartista o esterno d’attacco, ma il suo impiego in quella parte del campo, visto anche il momento di grande necessità in mediana, è più che comprensibile.

Con l’augurio che gli infortunati possano riprendere il loro posto davanti alla difesa e che De Paul abbia finalmente ritrovato la sua miglior condizione, speriamo che anche la squadra ricominci a girare, conquistando quei punti fondamentali per raggiungere la salvezza.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 06 marzo 2019 alle 17:07
Autore: Nicola Santarossa
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