Dalle 12.30 conferenza stampa di vigilia per mister Guidolin. Contro il Bologna gara importante per confermare quanto di buono fatto vedere con il Parma e per ottenere altri 3 punti in classifica. Sfida ad un avversario ostico che giocherà probabilmente più per uscire indenne dal Friuli che per conquistare l’intera posta. Fra i felsinei particolare attenzione a Moscardelli, dopo diverse stagioni a minutaggio ridotto, per il versatile attaccante sembra essere arrivata l’occasione giusta per mettere in mostra le proprie indubbie qualità.

TuttoUdinese.it trascrive in diretta le parole del mister:

Domani per le statistiche cosa significa per Di Natale giocare 300 gare in A e cosa significa per un allenatore essere arrivati a 150 con l’Udinese? E se domani vinci sarebbero 200 vittorie in Serie A, 73 con l’Udinese.

"Rispondo su Totò. Segno di continuità, di affetto, di legame. Soprattutto significa qualità, capacità classe. Traguardo molto bello per lui. Per quanto riguarda me io penso al Bologna, so che sarà una partita complicata".

Lei col Bologna sente sempre la partita

"Quando ho lavorato lì ho portato il Bologna in Europa e sfiorammo la Champion’s, eravamo quarti. Quindi ho dei bei ricordi e questo mi accompagna in questi anni. Sugli screzi non torno, restano le cose belle".

Domani partita simile a quella con il Parma

“Sono tutti diversi gli uni dagli altri. Il Bologna l’ho visto fare bene e quindi so che mi troverò di fronte una squadra con il coltello fra i denti, ben guidata da una persona che apprezzo e stimo. Una squadra di qualità, esperienza e talento. Pronti a una partita difficile”

L’Udinese come sta? Quale sarà l’approccio?

“Dobbiamo essere concentrati e molto attenti. Abbiamo lavorato bene. Il campionato non perdona, bisogna essere della partita. Badu ci sarà, Basta, Heurtax e Pinzi mancheranno. Chi sarà chiamato dovrà fare bene”

La squadra ha quasi sempre fatto meglio nel secondo tempo. Manca brillantezza?

“La squadra è preparata bene fisicamente. Su questo sono tranquillo. I ragazzi si allenano bene, non si tirano mai indietro, la tenuta c’è. A metà settembre forse nessuno è al 100%”

Pereyra e Muriel, come stanno e contano le trasferte nazionali nelle sue scelte?

“In nazionale dipende se uno ha giocato di più o di meno, che tipo di viaggio ha fatto, quali sono le nostre esigenze. Valuto più parametri. Pereyra ad inizio stagione era indietro per questo non ha giocato alcune partite. Non era quello di 3 mesi fa. E’ uno dei giovani che si sta allenando bene, il suo prossimo step è semplice a dire, meno a fare: occorre che questi ragazzi non pensino che il loro percorso sia in discesa. La crescita non è completata, si deve dimenticare il passato e puntare al futuro con abnegazione e sacrificio, ricordando magari le cose meno buone per non ricadere negli stessi errori. Devo essere bravo anche io per tenere alte motivazioni e concentrazione, con un occhio di riguardo a quei giovani che devono crescere”

Calendario: per voi cambia qualcosa per testare le potenzialità?

“Vincere in serie A è sempre un’impresa. Anche per le grandi squadre. Non è forse il campionato più bello del mondo, ma è molto complicato”

Merkel arrivato come ragazzo prodigio, poi….

“Forse il ragazzo si è sentito già affermato, magari in modo inconscio. Lui è un ragazzo molto bravo, disciplinato, rigoroso. Dovrà essere bravo lui a vincere la concorrenza di altri”

Tu dici spesso dei 40 punti, stesso obiettivo di Pioli? E Badu non meritava più fiducia?

“Noi giochiamo in 11, scelte fatte, giuste o non giuste sono le mie scelte. Badu ha sempre avuto un certo spazio e quasi sempre ha saputo rispondere presente. E’ giovane, ha 23/24 anni ma è un giovane e dovrebbe migliorare sempre di più. Per i 40 punti non guardo gli altri, dobbiamo pensare prima di tutto ai nostri 40 punti”

Ci credi al Bologna con due punte più Diamanti? Tu giocherai con due punte?

“Si, credo sarà così. Per noi non lo so, deciderò domani”.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 14 settembre 2013 alle 12:13
Autore: Davide Alello
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