Tanti i dubbi, tantissime le incognite, ma sembra che alla fine anche in Italia il calcio ripartirà. Si seguirà dunque la linea della Germania e non quella di Belgio e Francia, che hanno sospeso definitivamente i campionati. Nella settimana che si sta chiudendo ci sono state le riunioni decisive e, almeno dalle dichiarazioni, pare siano stati sciolti i nodi palesati da chi era contrario a un ritorno in campo. Più o meno tutti hanno cambiato la propria linea, persino Cellino, da sempre per l'annullamento della stagione, ha capitolato: ""Ho cambiato idea, mi adeguo alla maggioranza. Bisogna tentare di riprendere il campionato altrimenti qui falliscono tutti" queste le sue parole a repubblica.it.

Si giocherà dunque tutto in estate, a parte che la curva dell'epidemia da Coronavirus continui ad attenuarsi e resti entro livelli considerati accettabili, con danni insomma non nulli, ma ridotti al minimo. Qualcuno infatti ne uscirà con le ossa rotte, perchè il rischio zero con il Covid non esiste e non ci sarà per un bel po' di tempo, ma il sacrificio è stato considerato inevitabile per evitare un collasso definitivo. Ha vinto dunque questa linea, se avrà avuto ragione o torto lo scopriremo col tempo. Le partite ogni tre giorni, con partite di campionato e coppe tutte concentrate in un paio di mesi e con stadi vuoti renderà il tutto surreale, anche perchè la situazione influenzerà pesantemente a livello psicologico molti giocatori.

Rivedremo dunque l'Udinese, se saranno confermate le impressioni di questi ultimi giorni, in un momento in cui forse molti non avremmo voluto guardare i bianconeri in campo. C'è comunque una salvezza non ancora certa da conquistare, in condizioni che saranno molto strane e chissà se si giocherà effettivamente al Friuli. Tra le tante parole, infatti non sono state date indicazioni sull'ipotesi data nelle scorse settimane di giocare solo al centro e al sud. Insomma, stadi vuoti, giocatori che dovranno mantenere le distanze, assenza quasi totale di esultanze, negli ultimi anni si discuteva sull'oscillazione del pallone tra sport e business, in queste condizioni l'impressione di vedere un industria con degli automi (dei ricchi automi) che dovranno far funzionare una macchina non potrà non esserci...

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 10 maggio 2020 alle 18:11
Autore: Davide Marchiol
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