Tempo di Nazionali, dunque in linea puramente teorica dovrebbe essere un periodo di relativa tranquillità per i club, con l'attenzione rivolta tutta verso le prestazioni delle selezioni dei vari Paesi. Macchè. È invece un avvio di novembre caldissimo in casa Udinese, dove non si può stare tranquilli un secondo che sia uno. Come se non bastasse uno Jankto con un agente che nelle settimane scorse ha sbandierato ai quattro venti il suo interesse a cedere il suo assistito a un club più danaroso, ora ci si mette anche un Behrami ribelle e, non contenti, si sono aggiunti nelle ultime ore gli agenti di Fofana, che sembravano tranquilli e invece alla prima occasione hanno offerto il ragazzo (che come Behrami aveva ricevuto parole di fiducia importanti da parte di Delneri nell'ultima conferenza stampa post partita) al Fenrbahce. Non esattamente un top club, ma sicuramente compagine dai mezzi monetari nettamente più importanti dell'Udinese. Insomma c'è l'intero centrocampo in pericolo se qualcuno non interviene in breve tempo.

Di Jankto ne abbiamo già parlato ampiamente. C'è la netta impressione che il ragazzo abbia la testa altrove e la scarsa lucidità, che lo ha portato a postare stupidamente la foto della maglia della maglia di Buffon sui social dopo la storica sconfitta per 2-6, sta lì a dimostrarlo. Sappiamo poi tutti che il suo agente, Giuseppe Riso, lo ha offerto ripetutamente al Milan, praticamente imbastendo già l'affare per quanto riguarda l'accordo tra club e giocatore (e attenzione anche a Juventus e Arsenal, perchè il buon Beppe ha pronti i piani B). Nessuno in società ha battuto ciglio davanti alle dichiarazioni. Un "Kuba è incedibile" probabilmente sarebbe stato falso, perchè sappiamo che a gennaio magari si farà anche resistenza, ma se in estate arriverà l'offerta giusta il ragazzo sarà ceduto. Però almeno la presa di posizione societaria avrebbe perlomeno diminuito le voci per gennaio, mese in cui l'Udinese non ha mai ceduto i suoi big e anche quest'anno vuole proseguire su questa linea... o almeno provarci.

Come se non bastasse, ieri al WyScout il DS del Fenerbahce ha dichiarato senza problemi che gli agenti di Fofana hanno offerto il giocatore al suo club. Pure qui ci sarebbe da aprire una bella parentesi sulla correttezza dell'entourage del francese, ma sorvoliamo. Resta però il fatto che un ragazzo già in difficoltà per via di un recupero difficoltoso dall'infortunio al perone ora si ritrova anche al centro di voci di mercato destabilizzanti. Proprio nel momento in cui dovrebbe star più tranquillo. Ovviamente la società in questi casi può far poco, ma leggere ora testate che fanno titoloni del tipo "Fofana è in vendita" non fa sicuramente piacere.

La ciliegina sulla torta hanno deciso di mettercela Behrami e la federazione Svizzera. Tutti (Udinese compresa) pensavano che la convocazione fosse di pura rappresentanza, visto che Valon è un eroe nazionale ed è un idolo di tifosi e giocatori svizzeri. Infatti inizialmente i cinque giorni di ritardo con cui era arrivata la chiamata non erano un problema. Peccato poi si sia scoperto che lo staff medico svizzero stia facendo l'impossibile per far giocare il ragazzo e, come dichiarato da lui stesso, se dovesse arrivare l'ok definitivo, Behrami giocherà gli spareggi. Con una lesione del bicipite femorale. Già il rifiuto dell'ex Lazio di rientrare alla base praticamente lo mette fuori rosa, dovesse anche giocare si scaterebbe un vespaio e se dovesse rientrare a Udine con un infortunio peggiore rispetto a quanto partito allora in casa bianconera sarebbe il finimondo (già partita la minaccia di causa da parte dell'Udinese nei confronti della federazione Svizzera, che ha candidamente risposto dicendo che non ha paura di un club). Qua la società può solo sperare che alla fine prevalga il buon senso e che almeno Behrami non giochi. Il danno è già fatto e difficilmente la sanzione per aver voltato le spalle al suo club d'appertenenza sarà una semplice multa, ma qui valuteranno i piani alti.

Resta il fatto che siamo ai primi di novembre e Delneri è riuscito da poco a rimettere in carreggiata la sua Udinese e non può festeggiare per nulla, visto che ora si ritrova con tre nodi da sciogliere in qualche modo durante l'anno e che riguardano tre titolarissimi.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 09 novembre 2017 alle 13:00
Autore: Davide Marchiol
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