La sconfitta contro l'Inter subita ieri sera al Friuli, ribattezzato nuovo Meazza data la grande quantità di interisti in festa presenti, non può non essere considerata come un'amara disfatta. Quanto prendi quattro gol, anche se tre sono regali, e non riesci a farne nemmeno uno, contro una squadra che non sembrava essere poi così irresistibile, non puoi dire che sia stata una bella partita. Sinceramente, beccarsi un poker da gente come Felipe Melo e Icardi, non è il massimo. Ok che c'è stata una prestazione, che si comincia ad intravedere in lontananza uno spiraglio di crescita, ma per ora questa Udinese, soprattutto in casa, è poca roba e i punti sono sempre meno rispetto alle aspettative. 

L'Udinese è stata vittima di errori individuali pesantissimi che hanno determinato il risultato, figli di una scarsa qualità che da un paio di stagioni ormai distingue la rosa. In questi casi l'orgoglio, fieramente messo in mostra da Colantuono in conferenza stampa, non è bastato. Ormai però a Udine la società ragiona in uno modo differente. Non punta più a far male alle grandi, a batterle e a superarle anzi, per la piccola Udinese, una partita come quella di ieri sera è già motivo di felicità. "Siamo l'Udinese, non possiamo mica pretendere..." queste le parole stimolanti dette nel freddissimo post gara. Il Friuli quindi è diventato terra di facili conquiste, utile a rianimare anche i morti, vedi per ultimi ieri sera Icardi e Jovetic che non segnavano più. Altroché fortino, altroché nuovo stadio in grado di far fare il salto di qualità alla squadra.  Se basta una misera prestazione per fare tutti felici siamo ridotti male. L'Udinese in gare così è una squadra che si sente già sconfitta in partenza, come anche con Roma e Fiorentina. 

Questa non può essere un'altra stagione di anonimo passaggio. Ormai il ciclo di Guidolin è chiuso da tempo, Sanchez è solo un lontano ricordo e la Champions un irraggiungibile sogno. Aggrapparsi a quello che fummo e non a quello che siamo è un atteggiamento sbagliato e sintono di un futuro che forse sarà ancora peggio del presente.

 

 

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 13 dicembre 2015 alle 17:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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