Per i tifosi bianconeri due mesi senza Udinese, due mesi senza stadio. Una situazione del genere non era mai accaduta. Si parla di ripresa ma in ogni caso sarà a porte chiuse. Cosa ne pensano di tutto questo i supporters friulani? L'abbiamo chiesto al presidente dell'Associazione Udinese Club Giuseppe Marcon.

"Quello che conta in questo momento è salvaguardare la salute, per questo motivo ritengo che il campionato debba essere definitivamente sospeso. Ovvio che ci sono altri ragionamenti da fare, il calcio è una grande azienda che non può fermarsi del tutto. Da tifoso dico che sarebbe bello, per la voglia di calcio che tutti noi abbiamo, di tornare allo stadio. Quella che è la nostra seconda casa e sentiamo la mancanza. Dopo un momento difficile come quello che stiamo vivendo c'è tanta voglia di tornare a gioire, di abbracciarsi dopo un gol. Io mi auguro che si possa tornare presto alla normalità, a giocare a calcio ma solo garantendo la sicurezza di tutti, giocatori e tifosi. Sul quando ancora non c'è una decisione univoca, la speranza è che tra giugno e luglio si possa completare questa stagione".

Il rischio per i tifosi è che lo stadio, almeno fino all'autunno, possa restare un miraggio.

"Sicuramente se si ricomincerà a giocare sarà a porte chiuse. Dobbiamo rassegnarci a questo. Ci vorrà ancora del tempo prima che noi tifosi possiamo ritornare sugli spalti".

Gli abbonamenti verrano rimborsati?

"In questi giorni abbiamo affrontato con la società il discorso abbonamenti e rimborsi. L'incontro è stato costruttivo, la società è stata molto disponibile ad affrontare il tema dei rimborsi, si attenderà la decisione della Lega per fare maggiore chiarezza". 

Un finale nel quale l'Udinese si gioca la salvezza.

"Penso che l'Udinese si possa salvare tranquillamente. Ha tutte le qualità per raggiungere l'obiettivo. Rispetto agli anni scorsi quest'anno la rosa era buona, a disposizione c'erano parecchie alternative. Il problema più che altro è stato legato alla mancanza di gol, questa è stata la nostra difficoltà. Siamo stati anche sfortunati perché soprattutto nelle ultime giornate si era riusciti a creare tanto. Ora speriamo che questo problema si possa risolvere". 

L'emergenza coronavirus ha fatto emergere la situazione allarmante del nostro calcio.

"Il calcio ha bisogno di una riforma, non è possibile che ci siano così tante squadre che facciano fatica a sopravvivere senza diritti tv. Fortunatamente l'Udinese è una realtà solida, dalla quale molte altre dovrebbero prendere esempio".

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 19 aprile 2020 alle 23:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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