Contro il Palermo l'Udinese cerca i primi punti stagionali al Friuli. Il Nuovo stadio bianconero, che avrebbe dovuto essere quel 12esimo uomo in grado di aiutare la squadra a conquistare la vittoria, non ha portato ai risultati sperati. Tre sconfitte su tre con Palermo, Empoli e Milan che hanno fatto bottino pieno lasciando a mani vuote gli uomini di Colantuono, hanno trasformato il Friuli in una facile terra di conquista. 

Negli anni passati l'Udinese aveva sempre costruito la sua classifica in casa. Il Friuli era uno stadio praticamente impossibile per le piccole e difficile anche per le big. Tutte le squadre faticavano a fare gioco e a portare via punti. Nelle ultime due stagioni invece la tendenza è decisamente cambiata. I bianconeri faticano moltissimo e spesso alla fine soccombono anche contro squadre sulla carta inferiori. 

Un problema tattico e di impostazione della partita. L'Udinese disegnata da Stramaccioni prima e da Colantuono è una squadra costruita sulla fase difensiva e sulle ripartenze in contropiede. Un sistema di gioco più facile da attuare in trasferta che tra le mura di casa quando invece è l'Udinese ad essere chiamata a costruire la manovra. Con gli avversari che si abbassano dietro, lasciando la prima mossa, la squadra fa tanta fatica, risultando alla fine essere troppo lienare e quindi prevedibile. Al primo errore difensivo poi eccolo lì che arriva il gol, poi difficile da recuperare.

Domenica al Friuli arriva il Genoa e la squadra di Colantuono è chiamata a dare una risposta diversa al suo pubblico. Con un Lodi in più le cose possono cambiare dato che ora sembra esserci quell'uomo giusto per dettare i tempi e per costruire il gioco. 

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 02 ottobre 2015 alle 17:12
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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