E' terminata poco fa la consueta conferenza di Guidolin alla vigilia della gara contro il Cagliari. Ecco le parole del tecnico bianconero:

Perchè l'Udinese è cosi altanelante in casa e fuori? "E' questione di mettere sempre in campo le armi che sono nostre, prima di tutto la determinazione, l'intenistà, l'aggressività, la cattiveria agonistica, tutte componenti che fanno eslatare il nostro gruppo. Con certi ritmi di gara noi siamo una buona squadra. Purtroppo non riusciamo a metterli sempre in campo e quando non abbiamo queste armi diventiamo vulnerabili. Spero che la squadra abbia capito tutto questo. In casa facciamo bene e fuori no? Sono cose nostre, non posso parlare di quello che accade nello spogliatoio. Non lo so se una vittoria domani possa sbloccarci, ma una vittoria può aiutarci a gestire meglio il futuro. Il calcio è fatto di momenti, di situazioni, ma io voglio che la mia squadra abbia quelle qualità che ci hanno fatto arrivare in alto. In questo modo mi sento tranquillo, la squadra può giocare bene, si può vincere come non vincere, ma è importante fare una buona prestazioni".

Qualcuno sembra avere la 'pancia piena'. Forse perchè qualcuno aveva qualche offerta e non è andato via? "Non ci possono stare queste motivazioni. Bisogna crescere. La rosa è giovane, ma non posso accettare questo tipo di pensiero. Chi pensa cosi non arriva lontano. Spero di dare una mano a tutti quanti, in particolare ai giovani per cercare di migliorarli sia come motivazioni che spirito agonistico".

Come sta Muriel e il resto della squadra? "Muriel ha fatto l'ultima parte della settimana con la squadra. E' disponibile almeno per un pezzo di gara":

Un suo pensiero su Nico Lopez e la sua collocazione in campo: "Mi piace, è un ragazzo con il quale stiamo cominciando a capirci. Ha grande talento, ma lo vedo lavorare bene negli allenamenti e non rinuncia mai a dare una mano ai compagni. Sta capendo cosa vogliamo noi. La sua colocazione è attaccante dietro la prima punta o attaccante esterno in due più uno come spesso noi utilizziamo. Lui può essere uno dei due, meglio schierato a destro per il piede invertito che gli consente di rientrare sul suo piede, ma secondo me può far bene anche da esterno a sinistra".

Che Cagliari si aspetta? "Mi aspetto un'avversario con grande carattere e grandi attributi. Perchè un gruppo che riesce ad arrivare all'obiettivo con un buon anticipo, avendo giocato tutto l'anno fuori casa, credo vada fatto loro un complimento. Sul piano tecnico-tattico è una squadra che si conosce a memoria, giocano insieme da anni e sono quindi cresciuti e maturati. Hanno molta scelta in attacco perchè hanno molti giocatori con caratteristiche complementari. Il Cagliari è un'avversario difficile e sarà una partita complicata".

Quali sono le condizioni di Pinzi e Domizzi? "Non mi lamento mai dei giocatori che non ci sono, perchè do importanza su chi è disponibile. E' evidente che sono però giocatori importanti che ci mancano. Ma parlarne è come cercare alibi e non voglio farlo. Ma sono fondamentali, italiani. In un gruppo dove ci sono pochissimi giocatori italiani, l'effetto coagulante che possono avere dei giocatori che sono qui da tanti anni, che rappresentano lo zoccolo duro è molto importante. Non averli a disposizione non è un vantaggio ma devo pensare a quelli che ci sono e sperare che sia finito questo tipo di emergenza. Pinzi è tra i disponibili e ha del tutto superato i suoi problemi, deve solo trovare la condizione. Maurizio rientrerà dopo la sosta, ma adesso dobbiamo concentrarci su chi c'è".

 

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 05 ottobre 2013 alle 13:15
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @Sbentivogli10
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