A breve, alle 14 e 15, avrà inizio la conferenza stampa di mister Guidolin che precederà Catania-Udinese, gara valida per la ventinovesima giornata di Serie A Tim 2012/13.

Le due squadre sono divise da un punto e questa sfida deciderà che delle due potrà continuare a perseguire il sogno Europa e chi invece dovrà accontentarsi di una stagione comunque ottima, con la salvezza già acquisita a 10 giornate dalla fine.

Il tecnico si è appena seduto in sala stampa, a breve si comincia!

Si fanno male sempre più giocatori e tu sei costretto a far giocare sei o sette ragazzi del '91.

"E' inutile piangersi addosso. E' innegabile che domani saremo giovanissimi, ma non sarà un esperimento. Andremo col nostro gruppo di ragazzi e proveremo a fare bene contro una bellissima realtà come il Catania. Comunque nessun esperimento per il futuro, questi ragazzi sono il presente dell'Udinese. E poi chi ha giocato meno avrà la possibilità di farsi notare, ma con in testa solo la partita di domani, non il futuro".

Catania-Udinese è una sfida anche tra due società che hanno lavorato bene, con due allenatori che hanno lavorato bene. La sfida vale il titolo di regina delle provinciali o si può sperare nell'Europa?

"Vale il titolo di prima tra le non grandi. Il Catania ora è sopra di noi meritatamente e proveremo a superarli. Io non ho mai parlato di Europa, da qui alla fine dovremo solo cercare di fare passi in avanti, guardando chi c'è davanti a noi, ma stando attenti anche a chi c'è dietro. Ribadisco: domani sarà una partita che deciderà chi è la prima tra le non grandi. Il Catania è uno dei club che sta seguendo le linee guida dettate dall'Udinese negli ultimi anni".

Tra i giovani, si aspetta che quelli con più esperienza, come Muriel e Pereyra, trascinino gli altri?

"Non mi aspetto da Muriel e Pereyra più di quello che pretendo dagli altri giovani".

C'è un giocatore del Catania che ti piace?

"Molti, non farò nomi ma il solo fatto che occupino questo posto in classifica e che i risultati siano questi vuol dire che la squadra è buona, ma questo è sotto gli occhi di tutti".

La società ti ha dato un obiettivo da raggiungere?

"No, non bisogna però solo guardare all'aspetto economico della faccenda. Bisogna trovare gli stimoli e porsi degli obiettivi ogni volta che si affronta un campionato: quest'anno vogliamo arrivare sopra il Catania"

Di Natale si ritirerà l'anno prossimo: possiamo aspettarci da Catania delle indicazioni per capire come lo sostituirete?

"No, Catania è una partita come un altra, non faremo esperimenti. Poi su Totò io ho un altro pensiero, ma me lo tengo per me. Non è detto che vada a finire come tutti si aspettano".

Domani potrebbe scendere in campo Faraoni, che nel 2013 non ha mai giocato.

"Davide ultimamente ha avuto qualche problema familiare al di fuori del campo. Lui è un ragazzo che si è sempre allenato bene, non è mai mancata la fiducia in lui da parte mia. Semplicemente ho fatto delle scelte ma non credo che per lui sarà una difficoltà scendere in campo, anche se non lo fa da un po'".

Benatia è convocato?

"Sì, l'ho convocato".

Il nuovo Papa si chiamerà Francesco, sei contento?

"Sì, è sempre stato un nome impegnativo da portare, ora lo sarà di più. Comunque sono molto contento".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 15 marzo 2013 alle 14:01
Autore: Andrea Terragni
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