Montella ha avvertito: la Fiorentina ci tiene molto alla Coppa Italia. Ma l'Udinese di certo non è da meno.

Mister Guidolin, alla vigilia del confronto con i viola, fa il punto della situazione: "Non è certo facile arrivare in finale. L'albo d'oro dice che vincono sempre squadre importanti, noi ci proviamo. Il passaggio diretto agli ottavi ce lo siamo costruito l'anno scorso,  adesso ci piacerebbe passare il turno. L'importanza della partita di domani è la stessa di  una gara di campionato. Servono concentrazione e determinazione contro quella che è la più bella realtà del nostro campionato fino ad oggi, Juventus a parte. Non è una sorpresa, perché la qualità dei giocatori e del tecnico viola facevano presagire già ad inizio stagione che questa squadra potesse fare bene. Giocano bene, hanno una classfica simile alla nostra dell'anno scorso. Sarà una gara dura, difficile, ma noi cercheremo di farla nostra".

Preferirebbe vincere la Coppa Italia o arrivare in Champions di nuovo?

"Alzare un trofeo per un club come l'Udinese sarebbe qualcosa di straordinariamente importante, di grandissimo prestigio. Ma siamo molto lontani, adesso. Questo è un sogno".

Perchè così pochi tifosi allo stadio? Colpa anche dei giocatori, sempre più mercenari che non si legano alla maglia?

"No, non credo dipenda da questo. La Coppa nazionale, in Italia, nei turni non decisivi è un po' snobbata, dai tifosi e anche dalle squadre in generale. Penso sia un peccato, perché è una manifestazione molto bella. Credo che dipenda da questo tipo di cultura, dal fatto che si gioca troppo e siamo in un momento di crisi. Ma soprattutto forse la gente si stanca di vedere sempre calcio. In più, se si gioca tanto è molto più difficile dare spettacolo: un conto è giocare una sola partita alla settimana e poterla preparare bene; altro è giocare ogni tre giorni senza poter avere i giocatori al top della freschezza fisica".

Dopo l'eliminazione dall'Europa League la Coppa Italia ha più valore?

"Questo è un bivio da dentro o fuori. Il turno è molto difficile: cercherò di mettere in campo una formazione molto competitiva, tenendo conto di molti dati che appartengono al nostro vissuto".

La Fiorentina si è dimostrata molto pericolosa sui calci da fermo. State studiando contromisure?

"Sì, ma un conto è studiarle, un conto è riuscire a metterle in pratica domani. Sappiamo anche di un  centrocampo di grande talento e tecnica, di come la squadra sia costruita bene. La loro efficacia sulle palle inattive è un punto a loro favore e noi dovremo cercare di arginarlo".

La Coppa Italia è difficile da vincere per una squadra piccola: gli squadroni ci tengono a vincerla. Siete chiamati a duellare con compagini più organizzate di voi. Giusto non illudere?

"Giusto, ne abbiamo già parlato. Però ci tengo a sottolineare che io, da allenatore, non ho mai illuso nessuno".

Lo spogliatoio ha motivaizoni particolari?

"Sì, c'è la giusta tensione verso una gara di prestigio, difficile da affrontare ma anche affascinante. Io ho cercato di far notare ai ragazzi che siamo chiamati a due impegni di uguale importanza, prima di finire questa ultima parte di stagione".

Perchè non si riesce a mandare direttamente in Champios le vincitrici delle Coppe nazionali?

"Non lo so, ma sarebbe una buona soluzione, darebbe valore a storicità e tradizione delle squadre. In una A con 18 squadre ci sarebbe posto per un turno con squadre minori. Ma ci vuole una riforma che tenga in considerazione tanti fattori, tra cui quello di non appesantire troppo il campionato".

Ci sono indisponibili?

"C'è qualche problemino per qualcuno, ma al momento non sono in grado di  dare una risposta precisa".

C'è la possibilità che Muriel parta dall'inizio?

"Non lo so. Credo che sabato abbia bruciato molto nei primi venti minuti, per la troppa voglia che aveva. Ma sono sicuro che adesso possa avere più dei 20/30 minuti di qualche tempo fa. Gli manca molto il campo, ma io devo tener conto di tutti e, al momento, non ho ancora deciso lo schieramento iniziale".

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 18 dicembre 2012 alle 14:45
Autore: Andrea Terragni
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