Dalle colonne de Il Messaggero Veneto parla Francesco Guidolin che nel corso dell'intervista realizzata torna sulla gara con l'Inter, una sorta di svolta e tocca gli altri argomenti di attualità in casa Udinese. Ecco le parole del tecnico bianconero.

Mister, quello con i viola è stato un capolavoro?

"No, ho detto che non si possono fare sempre capolavori come quelli che siamo riusciti a costruire negli ultimi tre anni. Con la Fiorentina abbiamo disputato una buona gara, specialmente dopo essere passati in vantaggio. Meritavamo di chiudere con il doppio vantaggio".

Con l’Inter avere disputato la peggior gara casalinga della sua gestione. Cosa è successo dopo quella sconfitta?

"Ci siamo parlati, confrontati, guardati negli occhi. la squadra ha preso coscienza che la stagione stava prendendo una brutta piega. Segnali positivi erano arrivati già a Catania e durante la sosta, con la Fiorentina ci siamo confermati. Noi dobbiamo giocare con grande applicazione, altrimenti diventiamo vulnerabili".

Quindi non c’è il rischio di un mini-appagamento dopo la vittoria di domenica?

"Non ci possiamo permettere cali di tensione. Il mio lavoro nei prossimi giorni si concentrerà proprio in questa direzione".

É un campionato strano, da metà classifica in giù equilibratissimo.

"Io lo vado dicendo da un po’ che dobbiamo stare molto in campana".

I recenti risultati del Sassuolo rivalutano il vostro successo sugli emiliani...

"I neroverdi sono una squadra neopromossa con tanto entusiasmo e con giocatori di qualità inseriti nel telaio vincente dello scorso anno. Non sono una sorpresa per noi. Noi la classifica anche in passato l’abbiamo sempre guardata dietro fino a quando non ci siamo salvati".

Domenica farete visita alla Juve che vince da cinque gare consecutive senza subire gol...

"Ho sentito Conte dire che la sua squadra ha lo spirito e la determinazione di una provinciale. Questo ci deve essere di insegnamento. Noi sappiamo quali sono le nostre qualità e le nostre caratteristiche e certi concetti li abbiamo sempre avuti presente. Sono altre le cose in cui siamo mancati".

L’innesto di Bruno Fernandes vi ha permesso di cambiare modulo.

"Il modulo, è importante ma non fondamentale. Quanto a Bruno Fernandes è un ragazzo di personalità e appena ha dimostrato di meritare una chiamata è stato buttato dentro. Questo è un messaggio anche per gli altri ragazzi".

C’è qualcuno che si sta candidando?

"Douglas. Ci ho parlato recentemente e mi ha commosso: dice di soffrire il freddo ma di essere felice di stare qui perchè vuole fare il calciatore per aiutare la sua famiglia. Ecco, questa è l’Udinese e mi piacerebbe che a sostenerla ci fosse l’intero stadio non i soliti che dimentico quasi sempre e ai quali, invece, devo solo dire grazie".

 

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 27 novembre 2013 alle 11:40
Autore: Davide Alello
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