Francesco Guidolin scuote la sua Udinese. Intervenuto ai microfoni di Radio 24, il tecnico bianconero ha invitato i suoi ragazzi a riprendere subito il cammino interrotto a San Siro. Archiviata la sconfitta di sabato sera, quarta di fila in trasferta in questo avvio di stagione, i friulani sono già proiettati al match che nel prossimo weekend li vedrà opposti all'inarrestabile Roma.

L'uomo di Castelfranco sa che sarà dura, ma va in cerca dell'immediato riscatto: "In questo momento alla Roma riesce tutto. Per chi la deve affrontare, la cosa più difficile è che non è solo forte dal punto di vista tecnico, come sempre in questi ultimi anni, ma ha anche grande autostima e consapevolezza dei suoi mezzi: è certamente la squadra più in forma del campionato. Mancherà Totti? Garcia è stato intelligente a rimettere Totti nel ruolo in cui in questi anni ha dimostrato di trovarsi meglio, da finto centravanti, ma la Roma ha anche il centravanti vero, che è Borriello: contro il Napoli ha giocato alla grande. Anche se mancherà il giocatore-guida, con Borriello avrà caratteristiche diverse ma altrettanto importanti".

Rimpianti per il match di Milano? "Potevamo fare di più, in trasferta dobbiamo crescere. Ho visto segnali di crescita dal punto di vista della mentalità, anche se abbiamo commesso molti errori, subendo qualche contropiede di troppo. Rispetto a Bergamo, dove eravamo stati molto opachi, siamo migliorati: se non altro ci abbiamo provato. Potevamo fare meglio sul piano della qualità del gioco, potevamo far circolare meglio la palla ed essere più propositivi, ma almeno sul piano delle intenzioni lo siamo stati".

Quali sono le prospettive dell'Udinese? "Ho sentito una punta di critica nei confronti della nostra prestazione di sabato. Certo, se si parte dal presupposto che negli ultimi tre anni siamo arrivati terzi, quarti e quinti, allora la nostra prestazione di sabato è stata insufficiente ed è giusto puntare il dito contro di noi. Ma noi non possiamo pensare di poter ripetere tutti gli anni degli autentici miracoli. Non siamo più forti delle squadre che normalmente dovrebbero starci davanti. Dobbiamo partire da un dato oggettivo: l'Udinese fa parte di un altro gruppo di squadre, per tre anni è riuscita a passar davanti a degli squadroni ma non tutti gli anni sono gli stessi. Allo stesso tempo, però, non dobbiamo pensare che siccome negli ultimi due anni siam partiti male e poi siamo cresciuti tantissimo la storia si debba ripetere: i campionati son tutti diversi, quest'anno ci sono squadre che hanno fatto cose importanti sul mercato e ci saranno sorprese come il Verona, quindi dobbiamo rimetterci a correre in fretta".

Sorpreso da quanto successo in Fiorentina-Juventus? "Ho visto solo il secondo tempo, fino al 20' sembrava che la Juventus stesse controllando la partita, ha avuto anche la possibilità di fare il terzo gol e chiudere la partita. La Fiorentina è stata brava a restare in partita, dimezzato lo svantaggio è cresciuto il morale e da lì in cinque minuti hanno chiuso la gara a loro favore. Sorpreso no, perché la Fiorentina è una squadra capace. La Juve normalmente è una squadra solida, lo ha dimostrato in questi anni, ma il calcio è imprevedibile una partita può cambiare da un momento all'altro. A me, comunque, sembra la solita Juve degli ultimi anni, una squadra che quando gioca con intensità e concentrazione è la squadra più forte. E' una delle favorite, anche se il campionato quest'anno è più incerto al vertice. Certo, se la Roma continua a a viaggiare diventa imprendibile, ma io ritengo che Juve, Roma e Napoli in questo momento siano le migliori".

Cosa pensa di Balotelli e Pepito Rossi? "Sono due grandi giocatori e portano lustro al nostro movimento, con caratteristiche diverse ma grandi qualità, di valore mondiale".

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 21 ottobre 2013 alle 10:30
Autore: Pier Francesco Caracciolo
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