L’Udinese si ferma, dopo tre risultati utili consecutivi, e viene sconfitta in trasferta a Firenze da una Fiorentina che vince grazie alle reti di Cuadrado e al rigore di Rodriguez. All’Udinese invece non basta il gol di Bruno Fernandes. Questa Fiorentina-Udinese Da Zero a Dieci

Zero -  A Celi. Bisogna premettere che la sconfitta dei bianconeri non è solo colpa dell’arbitro, ma il fischietto pugliese ci mette del suo, favorendo i viola con un rigore che dire generoso è un eufemismo. Inoltre, sbaglia diverse valutazioni, soprattutto riguardanti duri interventi da parte di giocatori viola: Ambrosini su Pereyra nel primo tempo, occasione in cui lascia continuare, nonostante il fallo potesse anche essere da ammonizione, o Tomovic su Scuffet, con il difensore serbo che non si ferma, nonostante il portiere bianconero abbia la sfera tra le mani. In generale, non indovina quasi nulla, forse solo il fischio d’inizio dei due tempi.

Uno - Settimana a Udinese-Juventus. Altra sfida contro una squadra di alta classifica quella che attende gli uomini di Guidolin lunedì prossimo. La Juventus sarà impegnata nella gara casalinga di Europa League contro il Lione e perciò potrebbe arrivare stanca alla gara del Friuli. Occasione dunque per i bianconeri di Guidolin da sfruttare per poter regalare una bella soddisfazione ai propri tifosi, fermando il cammino quasi perfetto della capolista.

Due - Le parate di Scuffet. Quella di ieri forse è stata la partita in cui il giovane portiere bianconero è stato meno impegnato, con un paio di parate, una su colpo di testa di Matos nel primo tempo ed una su una conclusione dalla distanza di Cuadrado. Per il resto della gara Scuffet è stato impegnato solo in qualche uscita sui numerosi calci d’angolo viola, ma, paradossalmente, ha subito due gol, che hanno portato alla sconfitta della squadra. In entrambe le occasioni non ha colpe, vista la deviazione sul primo gol e il rigore ben calciato da Rodriguez per il raddoppio viola. Come sempre dal suo esordio una prestazione positiva la sua.

Tre - Le assenze pesanti. Mancavano i tre senatori della squadra bianconera: Domizzi, Pinzi e Di Natale, tutti fuori per problemi fisici. La squadra ha risentito della loro assenza, dimostrandosi inesperta in diverse occasioni, anche e soprattutto a causa della giovanissima età. Ad inizio gara infatti, ad eccezione di Heurtaux e Danilo, tutti i bianconeri in campo erano nati dopo il ’90.

Quattro - Le gare in stagione contro i viola. Dopo il doppio impegno nella sfortunatissima semifinale di Coppa Italia e la vittoria casalinga dell’andata, è arrivata la sconfitta esterna, su un campo in cui la squadra di Guidolin non vince ormai da sette anni. In stagione il bilancio contro la squadra di Montella resta comunque equilibrato, con due vittorie per i bianconeri, entrambe al Friuli, e due vittorie per i viola, entrambe al Franchi.

Cinque – Danilo. Questa volta il cinque non è solo a causa del numero di maglia, ma anche per la prestazione, non delle migliori da quando è a Udine. Per l’occasione capitano, viste le assenze di Di Natale, Pinzi e Domizzi, il brasiliano non festeggia al meglio le 100 presenze in Serie A, deviando in rete il tiro di Cuadrado e commettendo il presunto fallo da rigore, sempre sul colombiano.

Sei – Gare al termine del campionato. La salvezza non è un problema, l’Europa è impossibile da raggiungere, perciò il campionato dell’Udinese potrebbe considerarsi già chiuso. Le prossime sei gare, con avversari che lottano ancora per degli obiettivi, chi per lo scudetto o l’Europa, chi per la salvezza, dovranno essere l’occasione per Guidolin di poter provare nuove idee, anche in proiezione futura, visto che il mister, come da lui stesso dichiarato, resterà ancora a Udine.

Sette - Bruno Fernandes. Anche nelle giornate storte della squadra, il portoghese non delude e va a segno con un tiro da posizione defilata che beffa Neto. Un tiro voluto e provato che dimostra le qualità di Bruno Fernandes, scoperto a Novara e voluto a Udine dal direttore Giaretta. In estate potrebbero già arrivare alcune offerte per Fernandes, ma l’Udinese, Guidolin e i tifosi se lo tengono stretto.

Otto – Basta. Forse nella gara di ieri la corsa e il piede del laterale serbo sarebbe stato utile. Basta avrebbe potuto giocare al posto di Gabriel Silva, nullo in fase offensiva, e l’Udinese avrebbe potuto creare qualche grattacapo in più a Neto. Quasi tutti i pochi attacchi bianconeri sono arrivati per via centrale o dalla destra, mentre dalla sinistra l’unico cross è stato di Bubnjic, troppo alto per la testa di Pereyra.

Nove – Muriel. Il colombiano sono otto giornate che non riesce a trovare la via del gol, dal pari esterno contro il Genoa. Da allora si è alternato tra panchina e prestazioni sottotono che hanno fatto storcere il naso a molti. In queste ultime sei gare Muriel è chiamato a far ricredere in lui tutti coloro che in queste settimane stanno dubitando delle sue qualità, magari trovando il gol già nella prossima, difficilissima sfida di campionato contro la Juventus, soprattutto se Di Natale non dovesse recuperare.

Dieci – I minuti in campo di Nico Lopez. L’uruguaiano non gioca una gara da titolare più di due mesi. Il suo cartellino è in comproprietà tra bianconeri e Roma e perciò, visto lo scarso utilizzo da parte di Guidolin, bisognerà capire il suo futuro. Oggettivamente, le qualità non mancano, ma forse il mister non lo impiega a causa del suo scarso impegno anche a gara in corso. El Conejo, infatti, nonostante i numerosi ingressi in campo a gara in corso, ad eccezione della gara di Coppa Italia contro il Milan e della sfida casalinga contro il Bologna, non ha mai dato una svolta al match. Anche lui, come Muriel, dovrà ritrovarsi in queste ultime gare per poter far ricredere tutti e, perché no, anche la società che potrebbe poi pensare di puntare su di lui anche nella prossima stagione.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 07 aprile 2014 alle 10:00
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @@FDigilio
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