Finalmente il sipario si appresta a calare sul 2020. Un anno orribile che ha stravolto le vite di tutti noi. Una pandemia che ha cambiato i nostri rapporti con le persone, le nostre usanze.

Guardo al 2020 e penso al lockdown iniziato a marzo: tutti chiusi in casa per due mesi, i furgoncini della protezione civile che passavano più volte per le vie dei paesi con la voce meccanica di un altoparlante ad invitare i cittadini a non uscire, una sensazione diffusa di paura. In un colpo solo sono venute meno le visite ai nonni, le serate con gli amici, la possibilità di poter fare sport. Poi una falsa illusione quest'estate, quando la situazione sembrava essersi calmata e tornata quanto meno ad una semi normalità.

Un'illusione, appunto. Ad ottobre una nuova impennata dei casi e di nuovo stop a tutto, anche se in maniera meno pesante rispetto al primo lockdown dell'anno. Ora, quasi come regalo natalizio, l'avvento del vaccino e, al di là di sterili polemiche da social, tutta una serie di speranze per il 2021. Che questo possa davvero essere l'anno del riscatto.

Parlando di calcio giocato, non ci sono dubbi sul fatto che l'emozione più grande di quest'anno così disgraziato sia stata la strepitosa vittoria dell'Udinese per 2-1 contro la Juventus. I piemontesi si presentavano al "Friuli" con l'opportunità di poter vincere il campionato e, sottovalutando i friulani, sono tornati a casa a mani vuote e con la coda tra le gambe. Una partita splendida, come non se ne ricordavano da tempo, che sarebbe stata ancora più speciale con la presenza del pubblico. Prima il vantaggio Juve con De Ligt, poi nella ripresa prima la rete di Nestorovski in tuffo di testa, poi la clamorosa cavalcata di Seko Fofana. Ancora vive in me le emozioni di quel gol.

Solo solito guardare le partite dell'Udinese insieme a mio papà: io emotivamente sempre molto coinvolto, quasi fossi in campo a soffrire con i giocatori tanto da non riuscire a stare seduto sul divano, lui molto pacato, in certi casi quasi distaccato. Ebbene, al gol di Fofana per la prima volta l'ho visto balzare in piedi, fare uno scatto repentino verso il televisore, ed urlare. Ecco ciò che questo meraviglioso sport ti può dare in termini di emozioni.

Che il 2021, oltre a restituirci una vita normale, possa anche regalarci altre emozioni sportive di questo tipo. Guarda caso, la prima partita del nuovo anno sarà proprio contro quella Juventus con la quale l'Udinese ha giocato una delle migliori partite degli ultimi 6-7 anni.

La cosa certa è che ciò che non verrà mai a mancare sarà la passione per questi colori che, nonostante le delusioni siano state di più rispetto alle soddisfazioni negli ultimi anni, non svanisce proprio mai.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 31 dicembre 2020 alle 10:00
Autore: Jessy Specogna
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