Che fare con De Paul? Gennaio non è poi così tanto lontano e le sirene di mercato tornano a farsi incessanti. Dopo un'estate passata con la valigia in mano, sul diéz ci sono gli occhi di diversi grandi club: lo cerca il Napoli, il Milan chiede informazioni e l'Inter si dice pronta ad avanzare un'offerta importante. Tante manifestazioni d'interesse, frutto anche del lavoro incessante del suo agente, Agustin Jimenz, che da mesi sta bussando incessantemente alle porte delle squadre metropolitane. 

L'Udinese per ora minimizza, affermando che offerte concrete, in realtà, non sono mai arrivate. Tante chiacchiere ma nulla di più e quindi non c'è alcun motivo di preoccuparsi. Tra l'altro l'argentino ha appena rinnovato il suo contratto fino al 2024 e quindi non c'è nessuna fretta di avviare una trattativa per la sua cessione. 

C'è un però ed è legato alle prestazioni di De Paul. L'argentino sta rendendo meno di quanto ci si aspettasse ad inizio stagione. Pare distratto, mentalmente lontano dalla causa bianconera nonostante il rinnovo. Poco leader, tanto calciatore che si specchia nelle sue giocate. Prestazioni ondivaghe, come testimoniano i numeri, che possono minare quello che è il suo valore strettamente economico, fissato la scorsa estata alla cifra di 35 milioni di euro.

Agli occhi di molti, forse anche degli addetti ai lavori, il diéz, tatticamente soprattutto, potrebbe non essere più indispensabile e quindi, qualora arrivasse un'offerta importante la sua cessione potrebbe essere avvalorata. Meglio perderlo ora che ha tanto mercato, a prezzo pieno, che trattenelo fino a giugno con il rischio che qualche acquirente cambi idea? Un ragionamento che ci può stare. Inutile, come si è capito anche in altri casi in passato, trattenere controvoglia un giocatore. Se l'Inter dovesse provarci per davvero, se Conte dovesse chiamare De Paul alla sua corte, costringerlo a restare a Udine potrebbe rivelarsi una mossa controproducente. 

Soldi, alla fine sono quelli che contanto. E per portare via l'argentino da Udine ce ne vogliono tanti. Chi si farà avanti con una trentina di milioni? Solo il tempo ce lo dirà.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 15 novembre 2019 alle 15:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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