Nella quartier generale bianconero di via Nazionale 130/c a Tavagnacco, è stata presentata la nuova ala dell’Apu Old Wild West Udine, Raphael Gaspardo.

A dargli il benvenuto Alberto Martelossi, direttore Tecnico dell’area sportiva: "Raphael è un prodotto della nostra terra, sarà sicuramente un fattore per noi. L'opportunità credo sia stata reciproca, noi avevamo bisogno di un giocatore che si stagliasse nel panorama del campionato di A2, lui non aveva mai difeso io colori di Udine. Speriamo di riuscire a farla fruttare al meglio.

L’operazione è stata realizzata in tempi rapidi. Mi sento di ringraziare per la prontezza di riflesso il presidente Pedone. È stato il primo a pensare ad un’operazione di questa importanza e a dire - andiamo a prenderlo -. Il presidente è il nostro motore principale. Grazie anche all’apertura mentale dell'agenza Players Group che ha fatto sì che la trattativa si concretizzasse. Non è scontato che un giocatore di questo livello, con presenze anche in nazionale, possa essere indirizzato a giocare in A2. Abbiamo spinto molto sul concetto di essere grandi protagonisti. Sarà una stagione impegnativa, la concorrenza è folta e ampia ma Udine vuole recitare un ruolo primario. In un campionato come quello che andremo ad affrontare le squadre solide che avranno un’ossatura italiana potranno emergere. Grazie, ovviamente a Raphael per aver accettato la nostra proposta.

Abbiamo sempre potuto contare su dei grandi gruppi che ci hanno portato a disputare grandi campionati, purtroppo non coronati dalla promozione. In questo senso la presenza di Raphael può essere determinate. Un giocatore con la sua esperienza e il suo legame con il territorio può essere davvero decisivo. 

La sua caratteristica migliore credo sia la duttilità. È un giocatore che gioca ad 4, in A1 ha fatto bene da 3 e ha stazza per giocare contro tutti i numeri 5 di A2. Ha poi il tiro da guardia. È un compendio importante, cercheremo di sfruttare al meglio la sua presenza. Di partita in partita cambierà anche quello che è il suo ruolo all’interno di un sistema che vuole essere innovativo e interscambiabile. Tutti questi presupposti ci fanno pensare che abbiamo pescato un giocatore di altissimo livello. Parola adesso al campo, troverà anche qui degli avversari che proveranno a fermarlo in tutti i modi. Il suo arrivo è uno stimolo per tutta la categoria".

Parola poi al grande protagonista di giornata, Gaspardo, che così si è presentato a stampa e tifosi: "Voglio ringraziare la società che ha creduto in me. Scendere di categoria dopo tanti anni, dopo la nazionale non è stata sicuramente una scelta facile. Assieme ai miei procuratori, alla mia famiglia, ho deciso di affrontare questa sfida personale. Voglio vedere quanto posso dare ad una piazza storica come quella di Udine. Sono qui per fare la differenza, per dare un contributo importante e raggiungere l’obiettivo della promozione in Serie A.

Non è assolutamente un passo all'indietro. Qui ho trovato ambizione e una società molto seria, con un’organizzazione superiore anche a molte compagini della massima serie. Il progetto come mi è stato presentato è molto ambizioso. Non ho vissuto la mia scelta con un downgrade, tutt'altro. Con Udine voglio vincere e rimanere nel giro della nazionale. E' un mio obiettivo personale quello di restare tra i 25 convocati dal ct Pozzecco. 

Giocare in un gruppo con tanti friulani sarà davvero bello, sia per me che tutti i tifosi. Un’identità così forte in altre squadre italiane non credo ci sia. Capiterà in campo di parlare anche un po’ friulano, il legame con il territorio deve essere un plus. Tornare, poi, al Carnera sarà un'emozione incredibile. Da piccolo con mio padre andavo sempre a vedere la Snaidero, ora tocca a me essere protagonista sul quel parquet.

Al gruppo, oltre alle qualità fisiche e tecniche, voglio portare leadership ed esperienza. Sono qui per aiutare una squadra che da anni sta facendo bene. Mi metterò al meglio al servizio del gruppo, spero di adattarmi velocemente nel sistema ideato da coach Boniciolli".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 14 luglio 2022 alle 12:59
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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